Attualità

Risarcita per danni subiti a scuola

Il MIUR le dovrà 10mila euro

Causa vinta dall’avvocato Saverio Ciccarelli

Lavvocato Saverio Ciccarelli nel suo studio di Tropea
L’avvocato Saverio Ciccarelli nel suo studio di Tropea

Altro che topino dei denti, il Ministero dell’Istruzione pagherà 10mila euro di danni per un incisivo rotto. La sentenza che lo ha stabilito giunge dopo nove anni di causa, iniziata nel 2001. A difendere la piccola A.M., vittima di un incidente tra i banchi della scuola elementare, è stato l’avvocato Saverio Ciccarelli di Tropea. Il fatto al centro del dibattito accadde il 14 dicembre del 1999, quando la bimba, oggi divenuta maggiorenne, frequentava l’ultima classe della primaria di Tropea.
Poco prima delle lezioni pomeridiane, il suo compagno di classe S. A. le scagliò contro una bottiglietta di acqua minerale di plastica da mezzo litro. Quello che nelle intenzioni del compagno doveva essere un gesto scherzoso, però, ha causato alla piccola la rottura dell’incisivo superiore.

Così, A.M. si è costituita in giudizio per il tramite dei suoi genitori ed è stata difesa dall’Avv. Saverio Ciccarelli di Tropea, che ha iniziato la causa nel 2001. In seguito a quello sfortunato evento, frutto dell’incoscienza, la bimba fu sottoposta a interventi di ricostruzione del dente che la porteranno in futuro a doverne subire altri. Riaffermando un importante principio in linea con la giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione, anche la prima sezione del Tribunale ha stabilito che, in materia di danni al minore occorsi nel tempo in cui è sottoposto alla vigilanza di personale scolastico “trova applicazione l’art. 2048 del codice civile, il quale prevede che i precettori e coloro che insegnano un mestiere o un’arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sottoposti alla loro vigilanza”.

Tradotto in parole povere, il giudice monocratico d.ssa Maria Renda ha riconosciuto che “il fatto dannoso nel caso di specie era prevedibile e perciò evitabile qualora fosse stata prestata diligenza nella misura dovuta in relazione alle circostanze del caso trattandosi di un evento rientrante nella casistica di sinistri che posso normalmente verificarsi all’interno di una classe”.
Perciò, tirando le somme, a seguito di tale sentenza, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Catanzaro, quale rappresentante della stessa scuola, è stato condannato al pagamento di circa 10mila euro per il risarcimento del danno biologico, morale, spese mediche, spese legali e spese di consulenza medica d’ufficio.

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it