Attualità

25 novembre “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”

Da guida nella discussione sulla tematica la presidente di sos KORAI ODV Beatrice Lento

Tantissime emozioni hanno animato l’incontro del 25 Novembre, voluto dall’Organizzazione di Volontariato per i diritti della Donna sos KORAI ODV, per dare un contributo all’impegno di eliminazione della violenza contro la donna celebrato in quel giorno a livello internazionale

Al Santa Chiara c’erano 120 studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore di Tropea, sedicenni della terza annualità dei vari indirizzi di studio della scuola, e trenta rappresentanti delle agenzie formative e attività produttive della città. La loro presenza ha voluto evidenziare la responsabilità e l’impegno condivisi da tutta la comunità tropeana. Effettivamente il terribile fenomeno, che anziché diminuire appare in costante aumento, chiama in causa soprattutto la dimensione educativa in cui tutti siamo coinvolti.
Come si é sottolineato più volte alla base della problematica c’é una mentalità distorta così costante nel tempo da strutturarsi nella ben nota e triste subcultura che considera il genere maschile superiore a quello femminile, la svalutazione sistematica della donna si spinge fino a considerarla inferiore da tutti i punti di vista: fisico, cognitivo, etico. É il patriarcato o maschilismo che dir si voglia che, in fondo, penalizza l’intero genere umano disperdendo tanti preziosi talenti femminili e impedendo anche all’uomo di vivere esprimendosi liberamente a causa dei condizionamenti esercitati dagli stereotipi e dai pregiudizi di genere. Pensiamo ad esempio al maschio che non deve piangere mai o alla femmina angelo del focolare che, con la loro forza sociale, limitano sia l’uomo che la donna, impedendo ad entrambi l’espressione di sé in tutte le sfaccettature e potenzialità. A fungere da guida nella discussione sulla tematica la presidente di sos KORAI ODV Beatrice Lento, psicologa e dirigente scolastica, l’avvocata Luigia Barone, socia del sodalizio, tra l’altro consulente esperta INDIRE sulla violenza di genere, e, come ospite d’onore, S. E. Mons. Attilio Nostro, Vescovo della Diocesi. Tantissimi gli aspetti del fenomeno emersi nell’incontro, grazie al contributo di tutti che si è manifestato soprattutto sul piano della testimonianza, vissuti personali assai toccanti che sono stati intensamente condivisi con tutti i presenti. Luigia Barone ha donato la sua esperienza, maturata anche nei Centri Antiviolenza e nelle Case Rifugio, “che é fatta di una storia che ci segna e ci insegna” ed il Vescovo ha ricordato il suo essere ragazzo che svaluta il genere femminile perché in fondo non lo conosce e le donne significative, a partire da quelle della propria famiglia, che l’hanno aiutato a superare quest’atteggiamento immaturo.
Anche la mostra d’arte moderna della pittrice russa Elena Semina, “L’era del Grande Pesce”, che il curatore Emanuele Bertucci ha inaugurato durante l’incontro, quale omaggio all’impegno in gioco, ha rimarcato, attraverso l’intervento della stessa artista e della storica e critica d’arte Mariateresa Buccieri, come il Grande Pesce, simbolo di una persona dominante, non debba far perdere la propria identità e libertà.
Nell’incontro la Presidente Lento ha sottolineato i mille volti della violenza sulle donne che non si esprime solo nelle forme estreme del femminicidio e dello stupro ma con ogni atteggiamento che provoca emarginazione e sofferenza fisica e psicologica come la disparità salariale, la difficoltà di carriera professionale e politica, l’uso volgare del corpo femminile nel mondo dello spettacolo e nei media, la limitazione economica in ambito familiare, il minor peso nelle decisioni familiari e sociali. Ha anche indicato alcuni segnali d’allerta come il desiderio di controllo e la gelosia.
Assai toccanti la storia di Arianna narrata da Luigia, la dedica della celebrazione a tutte le donne vittime di violenza e l’omaggio a due tropeani illustri: il “Magistrato coraggioso” Pasquale Lo Torto che con i suoi articoli, arringhe e riflessioni riuscì a modificare la mentalità del tempo, contribuendo a eliminare il delitto d’onore e “La Sindachessa” Lydia Serra Toraldo, cosentina di nascita ma tropeana d’adozione, che, nel 1946, quando le donne conquistarono l’elettorato attivo e passivo, fu sindaca di Tropea tra le prime d’Italia dimostrando che anche una donna può farcela.
Un ricordo ed un omaggio é stato rivolto anche a Franca Viola, la donna che nel 1965 ad Alcamo, in Sicilia, per prima rifiutò il matrimonio riparatore e lanciò il monito, assai trasgressivo per l’epoca: “Io non sono proprietà di nessuno, nessuno può costringermi ad amare una persona che non rispetto, l’onore lo perde chi le fa certe cose non chi le subisce”.
La celebrazione del 25 Novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si è conclusa con una riflessione su un verso della poetessa Emily Dickinson:” Se io potrò impedire ad un cuore di spezzarsi non avrò vissuto invano” e l’augurio di un maggiore impegno educativo da parte di tutti perché finalmente si ponga fine alla mentalità malata da cui l’aberrante fenomeno nasce.

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Redazione
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