Fede e dintorni

ASCIUGARE LE LACRIME, CONFORTARE IL CUORE

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Asciugare le lacrime, confortare il cuore.

– Ancora un venerdì di quaresima, ancora la via crucis da visitare e percorrere insieme alle persone che sono nel dolore, nella sofferenza, nello sconforto.
– La sesta stazione della Via Crucis presenta la Veronica asciugare il volto di Gesù: un gesto di compassione, che Gesù premia lasciando l’immagine del suo volto impressa sul telo usato dalla donna. Un volto sformato dalle ferite e dal sangue, eppure spirante dolcezza e amore.
– A tutti può capitare l’occasione di asciugare il volto e le lacrime di qualcuno, e per tutti bisogna invocare il Signore perché mostri il suo volto per confortare il cuore di chi soffre o si mantiene lontano da Lui.
– Signore, mostra il tuo volto a chi per timore o per vergogna si è allontanato da Te; a chi con bestemmie o immoralità profana il tuo nome e la sacralità della nostra fede; a chi con superbia vuole vedere solo la propria immagine, ma deturpata dal peccato. Mostra il tuo volto, Signore.

VI stazione Veronica asciuga il volto di Gesù.
Il mio cuore ripete il tuo invito: Cercate il mio volto! Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. (Sal 27, 8-9)

La fede di suor Carla.
Non ce la faccio, stasera, a dormire. Il volto perso di quella madre, fuori della terapia intensiva, mi è impresso nel cuore. Eppure ne ho visti tanti di volti di madri, di padri, di figli, sospesi in attesa di luce, nell’assurdo buio del non senso.
Quando ero più giovane mi perdevo in parole di consolazione, a volte di circostanza, con “linguaggio da suora”.
Ricordo una volta un papà che attendeva il responso per la malattia di un figlio adolescente, che mi gridò a brutto muso: “Ma lei che ne sa?”.
Fu un momento tremendo per me. È vero, io che ne so?
Da allora di parole ne uso pochissime. Preferisco il silenzio, do parole alle mani, al mio abbraccio, ai miei occhi. E a volte mi capita di piangere anch’io, con i familiari che assisto.

♦ Io non posso sapere dei dolori del parto, di cosa significa educare un bambino, dei pesi nel cuore quando il figlio si fa ragazzo ed esce la sera, e torna di notte…
Ma posso sapere cos’è provare a tendere la mano, asciugare un viso sofferente, sentirmi Veronica di tanti condannati alla croce. Il Santo Volto non sta solo sul velo di Veronica.
Io l’ho visto in tante persone, ed oggi lo trovo in Patrizio e in quello di sua madre.

  La via della croce è il reparto che servo da anni, forse troppi anni.
Se Dio mi vuole ancora qui, è perché ho tanto ancora da apprendere, imparando dai volti di queste persone.

♦ Signore Gesù Cristo, che per la salvezza di tutti gli uomini hai steso le braccia sulla Croce, accogli l’offerta delle nostre azioni e fa’ che tutta la nostra vita sia segno e testimonianza della tua Redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

+Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare di Roma
(in L’Osservatore Romano, 5 marzo 2021).

A tutti capita l’occasione di asciugare il volto e le lacrime di qualcuno, e per tutti bisogna invocare il Signore perché mostri il suo volto per confortare il cuore di chi soffre o si mantiene lontano da Lui.- La Veronica asciuga il volto di Gesù: un gesto di compassione, che Gesù premia lasciando l’immagine del suo volto impressa sul telo usato dalla donna. Un volto sformato dalle ferite e dal sangue, eppure spirante dolcezza e amore. “Mostra il tuo volto a tutti, Signore”.

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