Piazza Ercole 16 ottobre 2018
Diretta streaming del comizio di “L’Altra Tropea”
A Tropea è calma apparente. Si resta in attesa che vengano rese note le motivazioni del pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale (Tar) per la Calabria, il quale giovedì scorso ha disposto che si torni a votare in due sezioni, annullando i verbali con la proclamazione degli eletti e, quindi, lasciando il Comune senza un’amministrazione. Da questo documento dipenderanno le mosse dei prossimi giorni di tutti gli attori in gioco.
Nel frattempo, alla sede municipale di palazzo Sant’Anna non si sa ancora nulla del dispositivo della sentenza che ha accolto il ricorso di Gaetano Vallone, dei candidati della lista “Uniti per la Rinascita” (UplR) e del consigliere provinciale Giovanni Macrì. La notifica non potrà tra l’altro divenire esecutiva per ad Adolfo Repice, che quindi mantiene la fascia tricolore, fintantoché non sarà nominato un commissario. È lo stesso anche per i componenti della sua squadra di governo, che mantengono i loro posti e, con essi, gli incarichi di Giunta, le deleghe e le funzioni svolte sino ad oggi.
A celebrare la S. Messa all’interno del Santuario è stato don Domenico Muscari, sacerdote originario di Sant’Onofrio, attualmente missionario fidei donum in Australia. Il giovane sacerdote ha rivolto ai presenti parole cariche di speranza, presentando le due effigi come la testimonianza della fede del popolo italiano e soprattutto dei giovani cattolici. Facendo riferimento a San Francesco di Assisi e alla Vergine Maria, ha sottolineato la disponibilità a lasciarsi guidare da Dio che compie grandi cose nella vita di ciascuno e a sognare, insieme al Signore che ha un progetto di bene e di amore per ciascuno.
Le dimissioni di Antonio Messina dall’organo di Rappresentanza Sindacale Unitaria, datate 19 agosto, sono state duramente contestate dalla segreteria Fials. Alla base delle dimissioni di Messina è la deliberazione adottata dalla Struttura Sanitaria sulle posizioni organizzative, a seguito della quale egli dice di «non sentirsi più rappresentativo dei lavoratori». In risposta alle pesanti accuse ed alle continue allusioni sul presunto cattivo comportamento di alcuni interessati del provvedimento contenute nel documento di dimissioni inviato da Messina, arriva la dura risposta del dottor Sandro Cortese, della segreteria del sindacato Fials, che attacca innanzitutto «il metodo con cui le dimissioni sono state avviate».