Attualità

Dal coordinamento regionale di Fli

La Fials precisa

Nota di biasimo al Piano di rientro sanitario dell’Asp di Vibo Valentia

Tino Mazzitelli, componente del comitato promotore del partito di Fini - foto Libertino
Tino Mazzitelli, componente del comitato promotore del partito di Fini – foto Libertino

Dal coordinamento regionale di Fli arriva una nuova nota di biasimo al Piano di rientro sanitario dell’Asp di Vibo Valentia.
Per Tino Mazzitelli, componente del comitato promotore del partito di Fini, «è arrivato il momento di agire, bandendo la politica del rinvio, che produce effetti deleteri, e di attuare una drastica inversione di tendenza, recuperando legalità ed efficienza al fine di vanificare il processo di trasformazione degli ospedali in lazzaretti, che erogano solo prebende politiche, in spregio a quanto sono chiamati ad assolvere nei confronti dei malati». Secondo Mazzitelli stiamo assistendo al «fallimento di una politica sanitaria di cui responsabili sono parimenti il management aziendale e la Conferenza dei sindaci», rea di non aver imposto «un no fermo ed una sonora bocciatura del Piano di rientro, finalizzato alla stesura dell’Atto aziendale». Mazzitelli aggiunge che i sindaci della provincia starebbero subendo decisioni «intraprese in alto loco».
Se dunque la gente comune continua a domandarsi quando si porrà fine a questa situazione «drammatica, che identifica l’Asp ad un mercato» teso ad una «occupazione del potere ai fini politici», Mazzitelli traccia le condizioni affinché l’Asp riesca a compiere un salto di qualità e si doti di un «sistema organizzativo tale da consentire criteri di competitività ed efficienza nell’interesse dell’utenza». Secondo il rappresentante locale di Fli si può conseguire un simile obiettivo a patto che «la classe medica e paramedica non rimanga silenziosa di fronte a qualsiasi tipo di manovra e, contestualmente, le forze sindacali non si consocino più con il ceto politico, che potrebbe trascinarli sempre più a fondo».

Sul rapporto tra sindacato e politica ha le idee chiare la Fials. Il sindacato, che in ambito nazionale sta organizzando in questi giorni una petizione per chiedere ai politici di abbassarsi lo stipendio, era già  intervenuta sul Piano di rientro, manifestando la propria preoccupazione e definendolo un «grave problema». Pertanto la Fials «chiederà alle altre organizzazioni – ha tenuto a precisare il consigliere nazionale Sandro Cortese – la raccolta di firme affinché un interlocutore regionale prenda seriamente atto del problema» e a tal proposito ha chiesto al governatore Scopelliti di «impegnarsi a nominareun assessore alla sanità».

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it