Fede e dintorni

Dio sa cosa fa

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Dio sa cosa fa.

Una volta i bambini andavano fieri dei loro papà: tutto sapeva papà, sapeva fare bene tutto, quanto era grande papà! – Con l’avvento della tecnologia, sopratutto quella informatica a disposizione con un semplice click, sembra che l’atteggiamento dei bambini sia alquanto cambiato: essi ne sanno più dei loro papà. Ma la conoscenza non sempre diventa sapienza e modo di vivere. E una sofferenza acuta dei genitori, oggi, è vedere che i figli non mostrano di avere tanta fiducia in loro. – Ma anche noi facciamo lo stesso con Dio, che chiamiamo “Padre nostro”. Quante volte ci prende la tentazione di voler “insegnare” a Dio come fare le cose, perché come le fa Lui non ci convince. Eppure non c’è gioia più grande per Dio che il sentirsi dire, con cuore sincero, “Sia fatta la tua volontà… perché tu fai bene ogni cosa!” – E quando diremo così, Egli dirà anche di ciascuno di noi: “Ecco il figlio in cui mi compiaccio”. – Leggere la simpatica ed efficace storia di oggi.

Un credente sopravvissuto ad un naufragio, arrivò su una spiaggia di una piccola isola.
♦ Ogni giorno chiedeva aiuto a Dio che passasse qualcuno,scrutava l’orizzonte, ma nessuno arrivava per salvarlo.
Ormai rassegnato e stanco decise di costruirsi una capanna di legno per proteggersi dalla pioggia, e dentro la capanna ci mise quello che gli era rimasto.
♦ Un giorno dopo aver girato sull’isola per cercare qualcosa da mangiare, ritornò alla capanna che aveva costruito e la trovo avvolta nelle fiamme col fumo che saliva fino al cielo. Quel credente aveva perso quel poco che aveva salvato durante il naufragio.
♦ Alzò gli occhi al cielo e piangendo disse: “Dio, perché hai permesso questo.Tu sapevi bene che era l’unica protezione che avevo, e dentro la capanna avevo tutto quello che mi era rimasto!“.
Si addormentò tristemente e pensava che ormai anche Dio lo avesse abbandonato.
♦ Il mattino dopo fu svegliato dal suono di una nave che si avvicinava all’isola. Erano venuti a salvarlo.
L’uomo tutto contento era passato dalla tristezza alla gioia. Appena salito a bordo della nave domandò al capitano: “Chi vi ha detto che ero su quest’isola deserta?”.
E il capitano prontamente gli rispose: “Abbiamo visto quel segnale di fumo che lei ha mandato, ed abbiamo pensato che qualcuno era in difficoltà: quindi eccoci qua”.
♥ L’uomo, in lacrime, s’inginocchiò, alzò gli occhi al cielo e disse: “Signore perdonami se ho dubitato di Te, perdonami se nello scoraggiamento ho detto che tu mi avevi abbandonato.”

♥ E’ facile scoraggiarsi quando le cose vanno male, ma Dio lavora nelle nostre vite anche quando c’è sofferenza e dolore. Egli manderà sempre qualcuno per aiutarci, e se la nostra vita sembra andare in fumo, non disperiamoci: l’aiuto di Dio arriverà. Nella Bibbia troviamo scritto: «Sion ha detto; il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato. Può una donna dimenticare il bambino che allatta e non aver compassione del figlio del suo grembo? Anche se essa ti dovesse dimenticare, Io non ti dimenticherò» (Isaia 49,14)

(fonte: dal web).

Una sofferenza acuta dei genitori, oggi, è vedere che i figli non mostrano di avere tanta fiducia in loro. – Ma anche noi facciamo lo stesso con Dio, che chiamiamo “Padre nostro”. Quante volte ci prende la tentazione di voler “insegnare” a Dio come fare le cose, perché come le fa Lui non ci convince. Eppure non c’è gioia più grande per Dio che il sentirsi dire, con cuore sincero, “Sia fatta la tua volontà… perché tu fai bene ogni cosa!” – E quando diremo così, anche di ciascuno di noi Egli dirà: “Ecco il figlio in cui mi compiaccio”.

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