Cultura e Società

Editoriale: Tropea, non scordare chi sei!

Copertina novembre 2013
Copertina novembre 2013

Il mensile che avete tra le mani è particolare, perché è un numero in cui ci siamo concessi un momento di “amarcord”, vista l’iniziativa lanciata sul nostro sito di regalare tutte le copie digitali di questo giornale (vedi servizio alle pp. 2-4). Dalla lettura dei 67 numeri editi sin qui, tutti potranno ripercorrere a ritroso la storia degli ultimi 6 anni di Tropea. Rimanendo in tema di storia e di ricordi, c’è qualcosa che mi ha spinto a scrivere, in fretta e in furia prima della chiusura del giornale, l’articolo della rubrica “Focus” (p. 12): mi trovavo a passeggiare in piazza Vittorio Veneto e, guardando il monumento ai caduti, mi sono ritrovato di fronte una scena molto triste. Alcuni bambini, in piedi sul basamento che regge la statua, erano intenti ad attaccare figurine sulla lastra in cui sono riportati i nomi dei tropeani morti in guerra. Ho sentito dentro di me un forte dolore, anche se la mia tropeanità non va oltre le due generazioni, pensando al degrado sociale in cui siamo sprofondati e in cui, domani, dovrà crescere mia figlia.
Mi sono sentito in dovere, anche in veste di docente, di avvicinarmi a quei bimbi, per far capire loro la gravità di quanto stavano facendo. Ma qualcosa mi ha fatto desistere.

Dalla lettura dei 67 numeri editi sin qui,
tutti potranno ripercorrere a ritroso
la storia degli ultimi 6 anni di Tropea.

Dapprima ho notato che lì nei pressi, da un lato e dall’altro del monumento, erano presenti due dei nostri rappresentanti: consiglieri comunali, uno dei quali oggi all’opposizione e l’altro addirittura in Giunta (sic!). Ho aspettato, per vedere la loro reazione. Niente… Niente!?! Ma come, mi son chiesto, in campagna elettorale tutti con Tropea nel cuore, tutti a vantarne la storia, la dignità, la nobiltà… e all’atto pratico, il menefreghismo più assoluto! A darmi la mazzata finale ci ha pensato la seconda scenetta alla quale ho assistito. Il padre di un bambino (proprio quello che attaccava le figurine) si è avvicinato al monumento. Ho pensato: “Ubi maior, minor cessat!”. Mi aspettavo una di quelle ramanzine storiche, e invece – mi viene difficile ripensarci – gli ha dato due euro per comprare altre figurine!

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it