Fede e dintorni

Festa della Santa Famiglia 2018

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Festa della Santa Famiglia 2018.

Tra le feste natalizie non manca quella dedicata alla Santa Famiglia.
– Anche Gesù, come tutti bimbi, è nato ed è cresciuto in seno a una famiglia. Ecco perché la celebrazione del Natale non si può disgiungere dal ricordo di Maria che gli fu madre, e di Giuseppe che gli fece da padre.
– Non è superfluo centrare l’attenzione della mente e del cuore sulla Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.
– Celebrando il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio, siamo infatti invitati a meditare anche gli atteggiamenti di Maria, sua madre, e di Giuseppe, silenzioso custode del fanciullo Gesù.
– Oggi anche noi siamo chiamati a “custodire” Gesù: nel cuore, nella mente, nella famiglia, nella società e intento pregare per tutte le nostre famiglie, particolarmente per quelle che vivono in disagio (terremotati, senza casa, migranti…).

Dal Vangelo di questa domenica (Luca 2,41-52).
I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

♦ La Santa Famiglia fu una famiglia davvero speciale, ma con tutte le dinamiche di una normale famiglia. Noi troviamo in essa un vero modello di vita, anzitutto perché in essa vediamo sperimentate tutte le gioie e le sofferenze di ogni famiglia umana.
♦ Come si evidenzia nel brano del vangelo di oggi, la famiglia di Nazareth vive l’esultanza del pellegrinaggio a Gerusalemme insieme a parenti e amici, ma anche l’angoscia di non trovare il figlio Gesù al rientro e di cercarlo con grande trepidazione.
♦ Maria e Giuseppe non sono esenti dalle incomprensioni sul vissuto del figlio che cresce e ricevono risposte che hanno bisogno di sedimentarsi nel cuore dei genitori, come suggerisce il vangelo di oggi, in attesa che la sua identità si riveli pienamente a tutti.
Pur nella sua particolarità, la famiglia di Gesù incarna quegli atteggiamenti che dovrebbero essere tipici di ogni famiglia cristiana: e per intenzione noi oggi preghiamo intensamente. (Tiberio Cantaboni)

Dalla Santa Famiglia alle nostre famiglie.
♦ In occasione dell’Anno della famiglia (1993), Giovanni Paolo II affermava che dalla casa nazaretana di Giuseppe, Maria e Gesù “sgorgò ogni grazia di salvezza”. Il patrimonio di verità sulla famiglia «trova la sua espressione piena ed emblematica nel mistero della Santa Famiglia, nella quale lo Sposo divino opera la redenzione di tutte le famiglie. Da lì Gesù proclama il “Vangelo della famiglia”» (Lettera alle famiglie).
♦ Chiaramente la Santa Famiglia non appartiene alle “devozioni”. Essa è un “mistero della vita di Cristo” e come tale è celebrato. Una preghiera della Liturgia ambrosiana è esplicita: «Il tuo unico Figlio, venendo ad assumere la nostra condizione di uomini, volle far parte di una famiglia per esaltare la bellezza dell’ordine da te creato e riportare la vita familiare alla dignità alta e pura della sua origine… In essa, o Padre, hai collocato le arcane primizie della redenzione del mondo».
♥ La Santa Famiglia è direttamente inserita nel mistero dell’Incarnazione, «costituendo essa stessa uno speciale mistero: Insieme con l’assunzione dell’umanità, in Cristo è anche assunto tutto ciò che è umano e, in particolare, la famiglia, quale prima dimensione della sua esistenza in terra» (Il Custode del Redentore, n. 21).
♥ Per la vicinanza di Maria e di Giuseppe alla divinità del Verbo eterno “fatto uomo Gesù”, la Santa Famiglia di Nazaret sembra quasi formare una “Trinità in terra”. E certi dipinti non mancano di rappresentare insieme le “Due Trinità: la celeste (Padre, Figlio e Spirito Santo) e la terrestre” (Gesù, Giuseppe e Maria).
Una vera festa! (cf P. Tarcisio Stramare, osj in ladomenica.it).

Nella Santa Famiglia di Nazareth si sviluppa il piano di Dio per salvare l’umanità: in essa ci fu apertura piena e docile alla Volontà divina, rispetto totale tra le persone, amore senza confini tra loro. Perciò la Santa Famiglia di Nazareth resta il prototipo e il principio dell’umanità nuova. S. Alfonso commentava: “In quella santa famiglia non vi erano né servi, né serve. Un solo servo vi era in questa casa, ed era il Figlio di Dio, che volle farsi figlio dell’uomo, cioè di Maria, per farsi umile servo, e qual servo ubbidire ad un uomo e ad una donna: “Ed era sottomesso a loro”.

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