Fede e dintorni

Francesco di Sales, santo forte e vescovo cortese

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Francesco di Sales, santo forte e vescovo cortese.

– Oggi è il giorno del grande Santo della mitezza e del sorriso; grande maestro di vita spirituale. San Francesco di Sales ci può insegnare ancora oggi a come conservare la dolcezza del comportamento.
– A volte noi sentiamo con più urgenza di dover combattere con le difficoltà della vita. E a volte sperimentiamo che tentiamo tutte le strade, trascurando però la principale: affidarsi a Dio e mantenere un impegno costante secondo il detto popolare “Aiutati, che Dio ti aiuta”.
– Dobbiamo imparare ad abbandonarci in Dio, mettendo nelle sue mani il risultato della nostra lotta quotidiana, perché soltanto la fiducia in Lui può avere ragione delle nostre inquietudini. Affidarsi a Dio apre la nostra mente e i nostri cuori ad affrontare vie “nuove” che non riusciamo a vedere con la nostra sapienza umana.
– San Pietro, con gli altri discepoli, avevano pescato invano tutta la notte, ma sulla parola del Signore Gesù portarono la barca al largo, gettarono le reti… e presero una grande quantità di pesci. – Così noi: se sapremo gettare le reti della vita dove ci indicherà il Signore, raccoglieremo i risultati sperati non perché frutti della nostra bravura, ma doni della volontà di Dio. E la gioia, mite ed umile, ci accompagnerà sempre.

Francesco di Sales, santo forte dinanzi alle difficoltà: si rifugia in un forno.
♦ San Francesco di Sales visse nel XVI secolo in Svizzera. Era un sacerdote e missionario zelante.
♦ Sfortunatamente, a quel tempo stavano emergendo sette di ogni tipo, travolgendo la fede di molti cattolici e suscitando persino odio contro la Chiesa che Gesù aveva fondato.
♦ In Svizzera, a capo di queste sette era il calvinismo.
♦ Quanti pericoli e ostacoli dovette affrontare Padre Francesco di Sales per raggiungere i suoi fedeli e superare la persecuzione che gli muovevano i calvinisti
Un giorno padre Francesco di Sales andò in una comunità rurale per celebrare la messa.
Quando scese la notte, una notte molto fredda, nessuna famiglia gli diede alloggio. Tutti dicevano che la loro casa era piena.
♦ Padre Francesco uscì di notte sulla strada, ma tutte le case erano chiuse. E faceva molto freddo.
Fortunatamente, nel cortile di una casa c’era un grande forno, che era ancora caldo, perché la famiglia vi aveva cotto il pane nel pomeriggio. Andò nel forno e vi trascorse una notte calda calda.
Possiamo entrare senza paura nel mare tempestoso della vita, perché Dio cammina con noi ed è potente, ha sempre una via d’uscita per proteggerci, anche se è un forno.
Maria Santissima ci aiuti ad essere tanto intimi con Cristo che non dobbiamo mai chiedere: “Chi è quest’uomo?”
Quest’uomo è Gesù, il Figlio di Dio, che trasforma le tempeste in situazioni di gioia e ci libera da ogni pericolo.
(Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Francesco di Sales, vescovo cortese e la lettera d’amore.
♦ Conosciamo poco il lato umoristico dei santi. Essi sono stati uomini col sorriso e il cuore aperto ai bisogni dei più deboli. Un mirabile esempio è stato Francesco di Sales.
♦ Il vescovo aveva un domestico, Domenico Favre, che si era innamorato d’una giovane vedova, la signora Clavel.
Non avendo il coraggio di presentarsi di persona, il domestico decise di scriverle una lettera.
♦ Si chiuse nella sua stanza, tentò e ritentò di trovare parole adatte, ma inutilmente.
Per caso entrò nella stanza il santo vescovo e il domestico cercò di nascondere lo scritto. Il santo intuì e delicatamente osservò: – Mio caro, se vuoi, ti aiuto io.
Si sedette e scrisse con facilità una gentilissima lettera di amore, cui mancava solo la firma. Poi la consegnò al domestico perché la ricopiasse e la firmasse. Il domestico Domenico spedì la lettera.
L’effetto fu buono. Infatti, dopo alcuni giorni, la giovane vedova si recò dal santo vescovo per chiedergli consiglio su quella proposta d’amore. E il vescovo cortese assicurò che la loro unione sarebbe stata di certo benedetta da Dio.
E così fu.

A volte tentiamo tutte le strade per superare le difficoltà della vita, trascurando però la principale: affidarsi a Dio. E questo non per sfuggire al proprio impegno: rimane sempre valido il detto popolare “Aiutati, che Dio ti aiuta”. Ma per non cadere nello stress che ci leva la pace, e che favorisce il gioco del Maligno. – Dobbiamo imparare ad abbandonarci, mettendo nelle mani di Dio il risultato della nostra lotta quotidiana, perché soltanto la fiducia in Lui può avere ragione delle nostre inquietudini. E la gioia, mite ed umile, ci accompagnerà sempre. San Francesco di Sales fu un esempio di fiducia in Dio. La mitezza e il sorriso lo accompagnavano anche in mezzo alle difficoltà della vita.

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