Francesco ApricenoCommenti disabilitati su Il “Cenacolo” di Massimo Cono Pietropaolo
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L’evento-rivelazione della campagna elettorale 2014
L’impegno per un rinnovamento ed un innalzamento della qualità del confronto elettorale
Il cenacolo si svolge ogni sera a Tropea intorno alle ore 22
A Tropea la campagna elettorale per le elezioni amministrative comunali non è ancora ufficialmente iniziata, ma da qualche settimana si va sempre più affermando un particolare fenomeno politico-culturale che merita di essere menzionato.
Si tratta del “Cenacolo Totonno” (dal soprannome del gestore del bar nel quale si svolgono gli incontri), un luogo di confronto e di riflessione su temi specifici, organizzato dal prof. Massimo Pietropaolo. Tutto è iniziato da una serie di incontri con alcuni giovani nel suddetto bar e per le vie di Tropea, da simpatiche discussioni che si sono trasformate in momenti di confronto culturale e politico sulle sorti della cittadina e che hanno sicuramente dato l’input per l’organizzazione di un evento permanente. Infatti, il cenacolo si svolge ogni sera a Tropea intorno alle ore 22 alla presenza di numerose persone, giovani e meno giovani di diversa estrazione politica e sociale, che si riuniscono per ascoltare le dissertazioni di Pietropaolo, disposti a cerchio intorno al professore, pronti a intervenire con domande o repliche. La partecipazione agli incontri è sempre più in crescita. Ciò è dovuto a due principali motivi: condivisione di intenti o curiosità.
Il clima è molto conviviale, con un pizzico di ilarità, nonostante si affrontino temi di una certa importanza e complessità. La struttura degli incontri è la seguente: Il professore inizia a leggere un brano tratto da un libro scelto a seconda del tema della serata, commentandolo e mettendo in rapporto i messaggi trasmessi dagli autori nei loro testi con le situazioni che riguardano l’attualità politica tropeana. Ascoltando con attenzione sembra di assistere ad una vera e propria Lectio Magistralis e non si può che rimanere affascinati dalla capacità di veicolare concetti “aulici” in modo sintetico e semplificato. A seguire, il dibattito è aperto a tutti i presenti. Nell’ultimo incontro Pietropaolo ha invitato i presenti a riflettere sul tema “Aristofane contro Platone. La crisi dell’ utopia”, tratto dall’omonimo libro del Professor Luciano Canfora, gettando uno sguardo tra le righe alle possibili relazioni tra il tema proposto e la lettura dell’attuale situazione politica tropeana. Il professore, che non nasconde il suo sostegno e la sua candidatura nella lista di Peppino Romano, ha voluto dare alla dialettica politica della cittadina un volto nuovo, una nuova veste, conferire in un certo qual modo un senso di “sacralità” alla politica attraverso il patrocinio della cultura, preferendo il confronto al comizio, rimarcando l’idea della cultura come unico e importante strumento di riscatto per le travagliate sorti della cittadina piuttosto che vuoti e fumosi proclami e programmi. Ha preferito il confronto diretto con il popolo piuttosto che intrighi di palazzo e candidature pesate sul numero dei consensi elettorali, così come spesso purtroppo accade in questi periodi. Al di là di qualsiasi giudizio politico, è degno di nota, a modesto parere del sottoscritto cronista, l’impegno per un rinnovamento ed un innalzamento della qualità del confronto elettorale grazie alla sensibilità e alla competenza del prof. Pietropaolo, ma soprattutto all’interesse e all’entusiasmo dimostrato dai cittadini che desiderano sempre di più una politica che si avvicini al loro linguaggio, alla loro visione del mondo.
Francesco Apriceno
A volte abbiamo ritenuto eccessivo, demagogico più che utile se non addirittura forviante, l’appello alla Stampa perché amplificasse l’eco delle ragioni che volevamo rappresentare, oggi invece riteniamo necessario e doveroso nei riguardi della Città fare in modo che tutti sappiano.
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Troviamo assolutamente risibile la lezione impartita dal Sindaco sull’esatto significato quindi sulla differenza tecnica tra revoca ed annullamento e, ad ogni modo, preferiamo non prendere lezioni di diritto amministrativo da chi è stato già bocciato da superiori autorità di controllo per le gravi violazioni di legge commesse.
Ad ogni modo nel prendere atto della volontà del sindaco di sfuggire ancora una volta al dibattito su un punto che verosimilmente avrebbe registrato importanti defezioni, teniamo a rimarcare che lo scopo che volevamo raggiungere con la convocazione di questo consiglio comunale era quello di offrire ai consiglieri “responsabili” un’ancora di salvezza, una via d’uscita per sfuggire alle responsabilità di varia natura insite nelle deliberazioni in precedenza adottate. Non ci resta, dunque, che esprimere rammarico e prendere atto dell’occasione mancata.