Fede e dintorni

La conversione di un massone

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

La conversione di un massone.

– “Ero massone”: è un saggio di Maurice Caillet, medico francese, specializzato in chirurgia ginecologica. Convinto massone, in questo libro l’autore narra la sua “conversione dalla massoneria alla fede”, in occasione della guarigione della moglie Claude alla grotta di Lourdes.
– Molte sono le conversioni di massoni ritornati alla fede cattolica. – La storia di oggi è riportata dal magnifico sito web it.aleteia.org, dove sono riportate storie belle, positive, scritte per alimentare la fiducia di credenti e non credenti in un mare di cattive notizie [vale davvero la pena visitarlo ogni giorno!].
– Un massone si converte in punto di morte, dopo aver avuto in visione Gesù. La devozione al Sacro Cuore di Gesù è al centro della sua conversione, a cui ha partecipato con fede attiva e generosa la cognata. Infatti per la fede di lei Gesù stesso ha preso l’iniziativa, come è raccontato nel vangelo “Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati» (Mc 2,1). – La testimonianza del salesiano don Tomaselli è che la svolta della conversione fu la devozione al Sacro Cuore praticata dalla cognata, che ne ha ottenuto la guarigione.

Con la devozione al Sacro Cuore la cognata del massone ne chiede la guarigione.
♦ Cosa lega la conversione di un massone alla pratica dei “Primi venerdì“?
Risponde il compianto padre salesiano don Giuseppe Tomaselli nel suo libretto “Il Sacro Cuore. Mese al Sacro Cuore di Gesù”.
♦ La pia pratica dei “Primi venerdì”, spiega Tomaselli, nasce affinché le anime rendano al Signore il delicato atto di riparazione, nel giorno in cui si ricorda la sua morte in Croce.
♦ Le “condizioni” volute dal Sacro Cuore di Gesù per la riparazione sono tre. 1) Comunicarsi al Primo Venerdì del mese. 2) Comunicarsi per nove mesi consecutivi, cioè senza interruzione; 3) La terza condizione, che non è detta espressamente, ma che si riduce logicamente, è che la Santa Comunione si riceva bene.
“Comunicarsi bene” significa essere in grazia di Dio, quando si riceve Gesù attraverso l’Eucaristia. Spesso tanti fedeli, prima di comunicarsi, ricorrono al Sacramento della Confessione, per ricevere l’assoluzione dalle loro colpe.

Il massone morente e l’immagine di Gesù.
♦ Seguiva correttamente la pratica dei “Primi venerdì” la cognata di un professore già da tempo iscritto alla Massoneria. Una persona ostile nei confronti della religione, rigido e non credente.
♦ Un giorno era sul punto della morte, racconta don Giuseppe, stava con la bombola dell’ossigeno per respirare ed il medico aveva detto: “Probabilmente domani morrà”.
La cognata, devota del Sacro Cuore, ebbe un’ispirazione: mettere un’immagine di Gesù di fronte al moribondo, attaccata al grande specchio dell’armadio. L’immagine era graziosa ed arricchita di una benedizione particolare.

“Gesù mi disse: sei ancora in tempo”.
Ciò che avvenne fu raccontato più volte dal professore: “Quella notte stavo assai male; pensavo già alla mia fine. Il mio sguardo andò a posarsi sull’immagine di Gesù, che mi stava dinnanzi. Quel bel volto si animò; gli occhi di Gesù mi fissarono. Che sguardo!… Poi mi rivolse la parola: “Sei ancora in tempo. Scegli: o vita o morte!”
– Ero confuso e risposi: Non saprei scegliere!, – Gesù continuò: Allora scelgo io: Vita! – L’immagine ritornò allo stato normale”.

La conversione.
L’indomani avvenne la conversione: il massone fece la confessione e ricevette i Santi Sacramenti.
Non morì. Dopo altri due anni di vita, Gesù lo chiamò a sé.
La testimonianza arrivò a don Giuseppe dalla stessa cognata, che raccontò ogni dettaglio dell’incredibile conversione.
(fonte: cf it.aleteia.org, 18/02/22).

Un massone si converte in punto di morte, dopo aver avuto la visione di Gesù. La devozione al Sacro Cuore di Gesù è al centro della conversione di questo massone, a cui ha partecipato con fede attiva e generosa la cognata. Infatti per la sua fede insistente, Gesù stesso ha preso l’iniziativa, come quando è raccontato nel vangelo “Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati» (Mc 2,1). – La testimonianza del salesiano don Tomaselli mostra che la svolta fu l’ardente devozione al Sacro Cuore della cognata, che ha ottenuto la guarigione.

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