Manifesti e locandine Politica

La Lega deve alla cittadinanza il proprio scendere in campo

Tropea merita di guarire non dire essere ulteriormente mutilata

Il volgersi alla costituzione di una nuova formazione amministrativa pone, come è logico e prevedibile, in avanguardia la Lega – Salvini Premier

Coordinatore Provinciale LEGA – Antonio Piserà – foto Stroe

Secondo un aforisma anonimo, per alcuni attribuibile all’ideologia Zen, con i sassi che si trovano lungo qualsiasi strada si possono costruire muri o ponti. Tropea, nell’ultimo periodo storico, ha incarnato una terza eventualità, assente nell’aforisma: ne ha fatto macerie sotto le quali sta cercando faticosamente e inutilmente di respirare. Umiliata, ferita, stuprata dall’illegalità e dallo sbiadimento totale ed assoluto del senso civico e morale, calpestato da politiche egoistiche, irreparabilmente digiune di bene comune e ad esso perfettamente, scientemente e consapevolmente disinteressate. Il volgersi alla costituzione di una nuova formazione amministrativa pone, come è logico e prevedibile, in avanguardia la Lega – Salvini Premier, che intende definirsi sul modello ideale della falange oplitica serviana in attacco ad ogni forma di violazione – causa primaria dell’indiscusso, buio degrado etico, fisico, politico ed economico in cui la nostra Città sta brancolando – a difesa della dignità di una dimensione che Tropea ha il diritto e il dovere di ripristinare _in toto_. C’è da ripartire dalla macchina amministrativa, dalle infrastrutture, dall’acqua, dalle fognature, dall’erosione costiera, dalla viabilità e soprattutto dalla vivibilità. È necessario, dunque, operare realmente dalle fondamenta di una città esangue e, perché questo avvenga in forma radicale, affinché si creino nel tempo certezza ed invulnerabilità, è, tuttavia, necessario cominciare dalle persone e dal senso di appartenenza alla comunità. È l’essere umano, il cittadino, che fa la struttura, mai il contrario. E mai come in questo momento, Tropea ha bisogno delle istituzioni, di chi amministra la cosa pubblica, in una parola dello Stato. La Lega in qualità di soggetto politico operativo sul territorio, ma soprattutto presente al Governo, si fa garante del recupero immediato delle carenze innumerevoli e profondissime che hanno imprigionato Tropea in un disarmante ed evidente nulla, al quale da sola non può più far fronte.
È in corso di definizione un programma che avrà cura di sradicare, per esempio, abitudini incastonate nelle irregolarità di un sistema disattento per scelta, elusive della legge, cristallizzate per prepotenza fino ad arrogarsi la forza della norma consuetudinaria fondata, per definizione, su ben altra morale. La Lega deve alla cittadinanza il proprio scendere in campo, per onorare le aspettative di chi non abbia accettato che la via più breve della scorrettezza e dell’illegalità decidesse per la Città. Non è sufficiente lasciar cicatrizzare le ferite: se le scelte non sono radicali il permanere dello stato di fatto, gravemente settico, può solo degenerare in cancrena. E
Tropea merita di guarire non dire essere ulteriormente mutilata.

Coordinatore Provinciale LEGA
Antonio Piserà

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Redazione
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