Fede e dintorni

La pietra, la sabbia e il vero amico

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

La pietra, la sabbia e il vero amico.

Le relazioni umane sono intrecciate di momenti di gioia e momenti di tristezza, di tensioni e a volte di litigi. Beati coloro che sapranno subito perdonare e voltare pagina per ritornare nella serenità.
– Papa Francesco nell’udienza del 13 maggio 2015 raccomandò di usare tre semplici parole tra le mura di casa e nelle relazioni vicendevoli ‘Permesso, grazie, scusa’. “Queste parole aprono la strada per vivere bene nella famiglia, per vivere in pace. Sono parole semplici, ma non così semplici da metterle in pratica! Racchiudono una grande forza: la forza di custodire la casa, anche attraverso mille difficoltà e prove; invece la loro mancanza, a poco a poco apre delle crepe che possono farla persino crollare”.
– Lo stesso avviene nell’amicizia. La comprensione e il perdono la salveranno, mentre la superbia, il giudizio e la critica la affonderanno. Vero amico è chi vuole salvare l’amicizia, non se stesso.

♦ C’erano una volta due ragazzi che erano amici. Uno si chiamava Giovanni e l’altro Giuseppe. Vivevano vicino alla spiaggia.
♦ Un giorno, Giovanni mentre stava nuotando fu colto da crampi; fu trascinato dalle onde e cominciò ad affondare. Giuseppe nuotò verso di lui, lo prese e lo portò sulla terraferma.
Giovanni gli fu molto grato. Durante la settimana andò di nuovo in spiaggia, con un punteruolo, e scrisse a lettere in rilievo su una grande pietra: “Oggi, il mio amico Giuseppe ha fatto un gesto eroico e mi ha salvato dall’annegare. Firmato: Giovanni”. E aggiunse la data.
♦ Giuseppe vide e lo ringraziò.
Mesi dopo, sulla stessa spiaggia, i due ebbero una discussione. Giuseppe si scaldò più del dovuto e diede uno schiaffo a Giovanni. Questi prese un bastone e scrisse sulla sabbia: “Oggi, il mio amico Giuseppe, per un futile motivo, mi ha schiaffeggiato. Firmato: Giovanni”. E aggiunse la data.
♦ Quando Giuseppe vide la scritta, disse all’amico, “Perché quel giorno l’hai scritto sulla pietra e oggi l’hai scritto sulla sabbia?”
Giovanni rispose:” Perché le offese le dobbiamo dimenticare presto. In un momento arriva un’onda e tutto scompare. Mentre il bene non lo possiamo mai dimenticare”.

Il perdono è grazia di Dio. Perciò, chiediamogli, per intercessione della Vergine Maria, di darci la virtù del perdono.

(Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

‘Permesso, grazie, scusa’. “Queste parole aprono la strada per vivere bene nella famiglia, per vivere in pace. Sono parole semplici, ma non così semplici da metterle in pratica! Racchiudono una grande forza: la forza di custodire la casa, anche attraverso mille difficoltà e prove; invece la loro mancanza, a poco a poco apre delle crepe che possono farla persino crollare”. Lo stesso avviene nell’amicizia. La comprensione e il perdono la salveranno, mentre la superbia, il giudizio e la critica la affonderanno. Vero amico è chi vuole salvare l’amicizia, non se stesso.

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