Sembrava non aver più fine il resoconto di questi sedici mesi di amministrazione fatto ieri mattina da Adolfo Repice. Il leader della compagine d’opposizione “Passione Tropea”, affiancato dai consiglieri Pino Rodolico e Nino Valeri e dagli ex consiglieri Carmine Sicari, Franco Pontorieri e Sandro D’Agostino, dopo aver espresso un ringraziamento alla sua squadra e a tutto il personale e i dirigenti del Comune, ha tirato le somme di quanto fatto promettendo «una opposizione costruttiva – ha esordito – in rispetto ai suoi 2279 elettori, non 2278, che ci hanno fatto vincere le elezioni sul campo, nonostante la sentenza del Consiglio di Stato ci abbia defraudati vergognosamente». Dopo aver letto le linee programmatiche di Vallone, Repice fa notare che «ben due pagine sono dedicate a distruggere quello che di positivo abbiamo fatto, e a fare passi indietro su atti relativi al porto e al parcheggio, mentre il resto è uno scopiazamento del nostro programma».
Indietro Tutta! E’ il titolo di una nota e simpatica trasmissione televisiva di qualche anno fa. Oggi è anche il senso del programma dell’amministrazione Vallone. La delibera di Giunta n. 1 del 10.8.2011 conferma le preoccupazioni di chi ritiene che si sia inesorabilmente avviato il percorso verso un bieco passato per la Città di Tropea. Si tralascia ogni commento sulle vuote frasi di stile ivi contenute e su quelle imbarazzanti di autocompiacimento proposte in ricordo di una primavera valloniana che nella realtà si è dimostrata un ventoso deserto di regresso culturale del paese. L’attenzione è tutta sul capitolo Porto di Tropea: si legge, infatti, della “impossibilità da parte dell’Ente di gestire direttamente l’importante struttura ricettiva. Riteniamo impensabile, infatti, che una struttura di questo tipo … possa entrare nelle competenze del nostro Ente in modo definitivo … Ed ancora: la sua gestione “comporterà una spesa non indifferente in vista di un’ipotetica transazione, sia in caso di sentenza favorevole al Comune, sia in caso in cui Comune dovesse risultare perdente”.
Nella mattinata del 19 Maggio sono stati svelati a Roma, nella sede di rappresentanza della regione Veneto, i nomi dei cinque finalisti del Premio Berto. Giunto alla sua XXII edizione il Berto si riconferma un concorso letterario di grande spessore, a livello nazionale, per la categoria esordienti.