Attualità

Musei vaticani aperti per 150 senzatetto

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

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Musei vaticani aperti
per 150 senzatetto.

Visita speciale ai Musei vaticani e alla Cappella Sistina per un gruppo di 150 senzatetto. La bellezza dell’arte messa a disposizione gratuita di chi è meno fortunato; una opportunità per incontrare Colui che, celebrato dall’arte degli uomini, vuole ancora rivelarsi attraverso la bellezza.

Oggi, giovedì 26 marzo, in una visita speciale organizzata dall’Elemosineria apostolica guidata dall’arcivescovo Konrad Krajewski, le bellezze artistiche vaticane potranno essere ammirate anche dai poveri che solitamente di san Pietro conoscono solo i gradini del colonnato.
La visita è fissata nel primo pomeriggio: gli ospiti faranno il loro ingresso in Vaticano all’entrata del Petriano dove saranno divisi in tre gruppi, ciascuno affidato a una guida, e dove riceveranno gli auricolari per ascoltare le spiegazioni.
Prima di arrivare ai Musei i gruppi godranno di un privilegiato percorso all’interno del piccolo Stato, passando davanti alla Casa Santa Marta, proseguendo dietro l’abside della basilica di San Pietro, poi attraverso il piazzale della Zecca, lo stradone dei Giardini e il Cancello di Gregorio.
(da L’Osservatore Romano)

Preghiera di S. Agostino
Tardi t’amai, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi t’amai!
Ed ecco, tu eri dentro di me ed io fuori di me ti cercavo e mi gettavo deforme sulle belle forme della tua creazione.
Tu hai chiamato e gridato, hai spezzato la mia sordità, hai brillato e balenato, hai dissipato la mia cecità, hai sparso la tua fragranza ed io respirai, ed ora anelo verso di te; ti assaporai ed ora ho fame e sete, mi hai toccato, e arsi nel desiderio della tua pace. (Le Confessioni, X, 27).

Tardi t’amai, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi t’amai! Ed ecco, tu eri dentro di me ed io fuori di me ti cercavo e mi gettavo deforme sulle belle forme della tua creazione.
Tardi t’amai, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi t’amai! Ed ecco, tu eri dentro di me ed io fuori di me ti cercavo e mi gettavo deforme sulle belle forme della tua creazione.

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