Attualità

Ospedale chiuso con la Spending review

Solo il sindacato leva un grido d’allarme.

Il nostro presidio ospedaliero non ha i posti previsti dalla normativa.

Il nosocomio tropeano
Gli ospedali di Tropea e di Serra San Bruno chiudere battenti per carenza di posti letto. Una parte del personale verrà interessata al pensionamento, mentre altri dovranno porsi in mobilità. Sono questi i preoccupanti dati che emergono, anche per la sanità vibonese, dal provvedimento sullo spending review. Gli ospedali di Tropea (45 posti letto) e Serra (40), infatti, sono al di sotto dei 120 posti previsti nella normativa.
A lanciare l’allarme per prima è stata la Cisal, che non è d’accordo sulla dieta Monti riguardante il primo decreto che ha già avuto il via libera dal Senato.
“Sarà una estate calda per il pianeta sanità calabrese – ha detto Filippo Curtosi della Cisal – un vero e proprio, oltre che sofferto, ridimensionamento dei servizi per gli utenti della salute pubblica vibonese. Il Vibonese sarà infatti interessato ad una stretta sul numero dei dirigenti e impiegati pubblici, sull’accorpamento di uffici, sui tagli ai buoni pasto e perché no anche sull’utilizzo delle auto blu, sulla chiusura dei piccoli ospedali, almeno quelli più costosi: questi i tagli dell’accetta di Mario Monti. Non v’è dubbio che tutto sarà fatto in maniera tale che il cerino passi nelle mani delle regioni che dovranno garantire i risparmi. Il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, nonché Commissario per l’emergenza sanitaria ed il presidente della Commissione Sanità Nazzareno Salerno avranno il loro bel da fare per fronteggiare la protesta che arriverà, in primis, sicuramente, dagli ospedali di Serra San Bruno e di Tropea e non solo visto che il provvedimento taglia spese, come dicevamo, interessa anche le risorse umane. La possibile chiusura delle due strutture sanitarie periferiche potrebbe pesare notevolmente sul fronte sociale ed in particolare sui cittadini. Inutile nascondere che adesso ai sempre presenti bisogni di potenziare i servizi cade come una tegola sulla testa lo spending review di Mario Monti che non aiuta certamente i vibonesi a superare i disagi di tutti i giorni perchè diventa sempre più difficile contare su ospedali adeguati e pertanto sempre deboli alla odierna domanda di salute. Sicurezza e legalità rappresentano gli obiettivi di fondo sul moderno modo di fare sanità. Per Vibo Valentia ed il suo territorio si tratterà di una mobilitazione senza precedenti. Questo vuol dire che la classe politica ed istituzionale, le forze emergenti e sociali, i sindacati, a partire da questo momento, una volta conosciuto il contenuto ufficiale del provvedimento, dovranno mobilitarsi per affrontare e superare gli effetti di un preannunciato e devastante sistema che dovrà portare la sanità vibonese ad uniformarsi, con il minor danno possibile, alle misure restrittive imposte dallo spending review”.

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Redazione
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