Premiato Modesto Furchì al concorso “Ars Mea 2019”
Comunicato StampaCommenti disabilitati su Premiato Modesto Furchì al concorso “Ars Mea 2019”
Visite:499
Svoltosi il 30 novembre presso il “Salone delle Bandiere” a Messina (Palazzo Zanca)
Due i dipinti premiati in occasione dell’evento. Il primo posto nella sezione “Opere Pittoriche a tema libero” ed il Premio Speciale “Achille Baratta”, assegnato al dipinto “Santificazione”
Modesto Furchi Schiariti al concorso “Ars Mea 2019”Sono notevolmente prestigiosi i due premi che l’artista Modesto Furchi Schiariti ha di recente ottenuto, incantando tutta la giuria del Concorso Artistico – Letterario – Nazionale “Ars Mea 2019”. Svoltosi il 30 novembre scorso presso il “Salone delle Bandiere” a Messina (Palazzo Zanca), l’appuntamento è giunto alla sua III edizione ed è stato organizzato dalla R.D.P. eventi dell’attore e poeta Renato Di Pane. Quest’ultimo, inoltre, ha svolto il ruolo di presentatore nel corso dell’intera iniziativa. Tale concorso, inoltre, ha ottenuto il patrocinio dell’Associazione Nazionale del Fante di Messina, dal CO.B.-G.E, dall’Accademia Regionale dei Poeti Siciliani “Federico II” e dall’Associazione “Terra di Gesù” Onlus. Come se non bastasse, si è registrato il sostegno di “Art Academy Artelis” e anche la collaborazione della casa editoriale “Leonida Edizioni”. Nato nel 1956 presso la frazione di Santa Domenica di Ricadi (VV) e trasferitosi fin da giovanissimo a Roma, lo scultore e acquarellista Modesto Furchì Schiariti ha ricevuto i riconoscimenti per due pregiatissimi e affascinanti dipinti, entrambi realizzati con la tecnica dell’acquarello. Il primo posto nella sezione “Opere Pittoriche a tema libero” è stato assegnato all’opera denominata: “Chi si nasconde nella tenerezza non conosce il fuoco della passione”. Non meno importante e significativo è stato il Premio Speciale “Achille Baratta”, assegnato al dipinto “Santificazione” nell’ambito della sezione “Opere Pittoriche a tema libero – Premi Speciali”. Quest’ultima creazione, in particolare, raffigura Papa Giovanni Paolo II con Madre Teresa di Calcutta che fanno spiccare il volo ad una colomba come simbolo di pace, mentre nello sfondo in alto si intravede la meravigliosa Basilica di San Pietro. Nello specifico, l’opera “Chi si nasconde nella tenerezza non conosce il fuoco della passione” è stata premiata con la seguente motivazione: “Il Furchì è un’artista che avvince l’osservatore con la sua delicata sensibilità descrittiva e con questa sublime opera, nella sua immagine di figura femminile, ci riporta al motus Liberty anche per le evidenti venature, per i tocchi coloristici e sfumature poetiche che ci incantano e ci conducono a profonde riflessioni, collegandoci al pensiero della poetessa Alda Merini, sul tema emotivo esistenziale di ogni vissuto, in un processo storico – antropologico – temporale: “Chi si nasconde nella tenerezza non conosce il fuoco della passione”. Si ritiene che il pittore, sorretto dall’amore, è pervenuto ad elevata maestria che nella sua creatività porge con passione”.
Tropeaedintorni.it nasce come sito web indipendente nel 1994 e, dal 6 dicembre 2007, diventa Testata giornalistica (reg. n° 5 presso il Tribunale di Vibo Valentia). Redazione e amministrazione via Degli Orti n° 15 - 89861 Tropea (VV).
Visite: 459 La diretta facebook del 15 febbraio 2019 “Una vacanza a Tropea”, è questo il titolo dell’ultima fatica letteraria di Mons. Luigi Renzo edita dalla Casa Editrice Rubbettino. L’opera presentata oggi presso il Museo Diocesano di Tropea Presentazione libro “Una vacanza a Tropea “ Icona della bellezza di Luigi Renzo edito dalla Rubettino […]
Visite: 1.687 In un luogo simbolo il tributo al suo cittadino prediletto Una targa per ricordare Raf Vallone In un luogo simbolo il tributo al suo cittadino prediletto. Una targa per ricordare Raf Vallone verrà posta a Tropea nella famosissima piazzetta di Largo Migliarese. Si tratta di un luogo importantissimo per ogni tropeano, che regala […]
L’onorata vendetta è un racconto ispirato alla figura del magistrato tropeano Pasquale Lo Torto (qui nelle vesti di Giorgio D’Amico), Pubblico ministero nella Palermo della metà del secolo scorso. La vicenda narrata da Caterina Sorbilli è un intreccio tra passato e presente, dove realtà e finzione si fondono offrendo al lettore uno squarcio di un mondo che non c’è più.