Il sindaco di Briatico Francesco PrestiaA Briatico, dopo le dimissioni in blocco di quattro consiglieri di minoranza, anche la maggioranza mostra i muscoli, compatta e stretta attorno al sindaco Francesco Prestia. Non accettano assolutamente le accuse mosse dalla minoranza e, anzi, promettono di sottoporsi al giudizio dei cittadini in un incontro pubblico per tirare le somme di questo primo anno di amministrazione. Prestia, anzi, in un passaggio del suo breve commento alla vicenda, definisce le motivazioni della minoranza soltanto fandonie. Se infatti i quattro consiglieri dimissionari (Andrea Niglia, Francesco La Piana, Marco Polistena e Maria Bernadetta Calafati) avevano spiegato alla cittadinanza che la loro scelta dipendeva da una serie di motivi, la maggioranza è di tutt’altro avviso. «Penso che chi non vuole svolgere il ruolo di consigliere – ha affermato ieri il primo cittadino Prestia – non si debba candidare, altrimenti significa che si è candidato per altri motivi, che sono a noi ignoti». Le dimissioni, dunque, sono viste come un gesto immotivato e anzi sono state etichettate da Prestia come «un’offesa a coloro i quali li hanno eletti, votandoli alle passate elezioni, e che oggi non sono più rappresentati».
I quattro dimissionari, ai quali non si è aggiunto Agostino Vallone (che resta l’unico consigliere di minoranza), hanno spiegato la scelta come conseguenza diretta del difficile rapporto con la maggioranza, dell’impossibilità di confrontarsi sui problemi (visti sempre da posizioni diverse e inconciliabili) e dell’approssimazione della gestione della cosa pubblica.
«Le motivazioni – chiosa Prestia – sono solo fandonie e un insulto all’intelletto degli amministratori di questo comune». Sta di fatto che la “città del mare” si troverà ora con un consiglio comunale da rifare. Ma gli amministratori badano poco alla mossa delle forze di opposizione, e puntano piuttosto a dimostrare ai cittadini che il lavoro svolto non si presta alle critiche dei dimissionari.
«Per quanto riguarda onestà, moralità e trasparenza – aggiunge Prestia – ne abbiamo da vendere. In ogni caso, con il prossimo consiglio comunale, l’amministrazione dirà quello che è stato fatto in questi dodici mesi di governo, e solo allora si potrà fare un primo bilancio di questa amministrazione».
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it
«Come volevasi dimostrare, la politica in materia sanitaria della Regione sta conducendo a un graduale e inarrestabile smantellamento degli ospedali vibonesi. La paventata chiusura del reparto oncologico di Tropea, però, è ancora più difficile da accettare, perché così viene negata assistenza sul territorio a malati che devono fronteggiare patologie gravissime, costringendoli a recarsi fuori provincia per curarsi».
Sia i componenti della maggioranza, che quelli della minoranza, compresi Arena e Scalfaro, del gruppo misto, erano presenti.
Alla fine, però, il punto più importante all’ordine del giorno è stato disatteso: il ”problema porto”…
«Il consiglio regionale della Calabria e tutta la politica di qui devono agire con chiarezza e forza per l’uscita dal commissariamento nella sanità». Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, presente al consiglio regionale calabrese sul piano di rientro dal disavanzo sanitario.