Fede e dintorni

Quanto vale un albero?

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Quanto vale un albero?…

Un altro modo concreto per ripartire dalla situazione in cui ci ha messo il coronavirus è certamente quello del rispetto della natura.
– In questi mesi di chiusura totale il nostro pianeta ha ripreso a respirare, l’aria si è purificata, le foto satellitari hanno evidenziato il miglioramento sensibile dell’eco sistema nelle zone altamente inquinate. Gli animali selvatici hanno trovato il coraggio di circolare liberamente, non essendoci il pericolo di incontrare il “nemico-uomo”.
– E tanti, ma tanti, erano contenti di ascoltare il cinguettio degli uccelli e non il sottofondo assordante del traffico.
– Papa Francesco nella “Laudato sì” (24 maggio 2015) ha richiamato fortemente all’impegno per il rispetto del creato, che non è nostro, ma che ci è stato affidato e noi dobbiamo consegnare ai posteri in buona salute. – L’esperienza dolorosa del coronavirus che si è sviluppato velocemente soprattutto nelle zone inquinate, ci ha aiutato a realizzare che le nuove malattie contagiose si affrontano meglio non solo attraverso l’applicazione delle misure sanitarie di ogni singolo Governo, ma anche attraverso il modo in cui l’uomo interagisce con la natura. E il WWF non teme di affermare: “Dalla salute del pianeta dipende anche la nostra”. – E questo deve iniziare dalle nostre case e luoghi dove noi abitiamo. Questo diventa anche un impegno di fede!

Quell’albero davanti a casa.
♦ C’era una volta un pensionato che con il nipotino di otto anni, ogni giorno davanti a casa, raccoglieva le foglie secche cadute dall’albero.
Un giorno il bambino, seccato, disse:
– Nonno, abbattiamo questo albero. Così qui tutto sarà sempre pulito”.
Il vecchio rispose: ” Figlio, guarda quanto danno ci causerebbe:
– gli uccelli non si raduneranno più al mattino, per cantare;
– l’albero purifica l’aria che respiriamo e attira la pioggia.
– Io e tua nonna ci sediamo ogni pomeriggio all’ombra di questo albero per parlare.
– E noi due non avremo più un momento per lavorare insieme, chiacchierando”.
Il ragazzo, commosso, disse: “Nonno, non taglieremo mai questo albero”.

  Dio ha fatto bene ogni cosa! E noi dobbiamo continuare a farle come Lui. – Proviamo a stare vicini a  Maria Santissima: troveremo Gesù e da Lui impareremo sempre con maggiore profondità ciò che è nel cuore di Dio.

(Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Per ripartire dalla situazione in cui ci ha messo il coronavirus, un modo concreto è certamente quello del rispetto della natura. In questi mesi di chiusura totale il nostro pianeta ha ripreso a respirare, l’aria si è purificata, le foto satellitari hanno evidenziato il miglioramento sensibile dell’eco sistema nelle zone altamente inquinate. Gli animali selvatici hanno trovato il coraggio di circolare liberamente. E tanti, ma tanti, erano contenti di poter ascoltare il cinguettio degli uccelli e non il sottofondo assordante del traffico. – Papa Francesco nella “Laudato sì” (2015) a suo tempo aveva richiamato fortemente all’impegno per il rispetto del creato, che non è nostro, ma che ci è stato affidato e noi dobbiamo consegnare ai posteri in buona salute.

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