Fede e dintorni

Santi, chiese e terremoti

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Santi, chiese e terremoti.

Il terremoto nel Catanese dell’altra notte, la notte di Natale, rischia di sconvolgere anche la fragile fede dei semplici.
– Quella statua di Sant’Emidio crollata a Pennisi, frazione di Acireale… ma non è il patrono che difende nei terremoti? – Quelle tante chiese lesionate e danneggiate non sono le Case di Dio dove il suo popolo lo prega e lo invoca? A che servono se non tengono in situazioni come questa del terremoto? – E la fede, nutrita di preghiere e di gesti devoti, perché non ci difende da questi sconvolgimenti?
– Sono domande che la gente comune si fa, attendendo una risposta “sensata”. Ricordo che quando ci fu il terribile sisma del 1980 nell’Irpinia un noto moralista redentorista si tormentava anche lui con queste domande al vedere la distruzione del santuario di San Gerardo Maiella in Materdomini, e il sofferto recupero della statua del santo da sotto le macerie. Alla fine trovò la risposta che lo acquietò: “Il santo ha voluto condividere la sorte di tanta povera gente che nel terremoto ha perso casa e  persone care. I santi sono gloriosi in cielo, ma in terra camminano con il loro popolo!”

Tanta paura e una decina di feriti per una scossa di terremoto di magnitudo 4,8 legata all’eruzione dell’Etna che l’altra notte ha fatto tremare la provincia di Catania, causando crolli e danneggiamenti.
Molti edifici vecchi hanno riportato gravi danni e decine di famiglie hanno trascorso la notte in strada.
♦ Ma quello che ha sorpreso l’attenzione dei soccorritori che le prime ad essere danneggiate sono state le chiese. E’ in corso la conta e la stima dei danni. Persone, case e chiese unite nella stessa distruzione.
Sembra che nessuno dei feriti sia in condizioni gravi. Un anziano è stato estratto da soccorritori dalle macerie della sua abitazione dove il sisma lo ha sorpreso nel sonno ma se l’è cavata con lievi contusioni alla testa. Una casa di riposo per anziani è stata abbandonata dagli ospiti che rifiutano di rientrarvi a causa delle lesioni.
♦ Danni a Santa Venerina, dove sono caduti calcinacci dalla chiesa di Santa Maria del Carmelo in Bogiardo e dal campanile della chiesa del Sacro Cuore è crollato la statua della Madonna che era stata risparmiata dal terremoto del 2002.
♦ A Pennisi, frazione di Acireale, c’è stato un cedimento nella chiesa Santa Maria del Carmelo. Crollata anche la statua di Sant’Emidio, ritenuto il protettore dei terremotati.
La risposta dei soccorsi.
♦ La macchina dei soccorsi si è subito attivata con il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che è partito per Catania insieme a un team di esperti del Dipartimento per fare un punto sui danni e pianificare gli interventi di assistenza alla popolazione e di verifica dell’agibilità degli edifici.
♦ Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Vito Crimi, ha assicurato che “sarà garantita la massima assistenza e immediata sistemazione a chi ha visto crollare la propria casa, per tutti gli altri saranno allestiti luoghi sicuri di ritrovo… L’Etna rimane sempre un vulcano pericoloso e questo nostro Paese purtroppo è molto fragile”.
In queste situazioni la solidarietà con gli immediati soccorsi è l’unica risposta sensata da dare; l’unica risposta che si comprende. Se scatta la solidarietà fraterna, il resto si comprenderà alla luce flebile ma stabile, della fede e della preghiera. Noi siamo in cammino verso l’eternità. La terra è solo un passaggio.

Dal Vangelo di Luca, 21,25-28
♥ Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.  Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.

(riflessione sui dati apparsi sul web il 26 dicembre 2018).

La fede, nutrita di preghiere e di gesti devoti, perché non ci difende da questi sconvolgimenti? – A questa ed altre domande la gente comune attende una risposta “sensata”. “I santi sono gloriosi in cielo, ma in terra camminano con il loro popolo!” – Se si mette in moto la solidarietà fraterna, tutto il resto si comprenderà alla luce flebile ma stabile, della fede e della preghiera.

Condividi l'articolo