Fede e dintorni

Trovare la speranza in tempo di guerra

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Trovare la speranza in tempo di guerra.

– Le immagini dell’Ucraina, devastata dalla guerra abbondano sul web. – E tante persone di buona volontà si sono impegnate nell’aiuto umanitario per il popolo ucraino colpito dall’aggressione russa.
– Diversi modi, ma identica solidarietà: organizzando trasporti con generi alimentari e medicinali, inviando gli articoli di prima necessità, assistendo i rifugiati e aprendo loro cuori e porte, aderendo all’appello di Francesco del Papa al digiuno e alla preghiera, e mostrando solidarietà alle vittime della guerra e unità nel portare avanti la pace.
– Ora sono passati due mesi dall’attacco russo e in molti comincia a veni meno la speranza di vedere il ritorno della pace. – Intanto come si può trovare ancora speranza e solidarietà? Rispondono i Redentoristi di Ucraina.

Trovare la speranza e costruire la solidarietà in tempo di guerra – 19 aprile 2022.
♦ P. Taras Kchik, C.Ss.R., sacerdote redentorista di base in Ucraina, ha parlato, a Common Home TV, della vita in Ucraina durante la guerra.
Ecco alcuni passaggi:
“Si, io vedo la speranza. Vedo la speranza molto spesso.
Se si guarda il quadro generale non si la vede, perché nel quadro generale si cominciano a vedere le statistiche: quante persone sono morte, e quanti e quali territori si perdono ogni giorno.
Ma io posso vedere la speranza nelle piccole cose.
Ad esempio, alcuni dei rifugiati hanno iniziato a mandare i loro bambini al nostro asilo, e come i loro bambini si stanno adattando, e vanno d’accordo, e cominciano a sorridere e a ridere di nuovo…”.
  L’importanza delle piccole cose… delle cose di ogni giorno, nonostante la gravità della situazione.
♦ ♦  Si può guardare l’intera intervista fatta dal laico australiano redentorista Matt Howard (in inglese) su youtube.

Nei primi tempi della guerra (7 marzo 2022).

♦ Padre Andriy Rak, Provinciale dei Redentoristi ucraini, il 7 marzo 2022 parlò da Leopoli della situazione in Ucraina, con un messaggio a tutti i confratelli redentoristi nel mondo
♦  Quella mattina, p. Andriy Rak, C.Ss.R.,  condivise con i suoi confratelli un videomessaggio.
Fece un breve rapporto sulla situazione in corso in Ucraina, che stava soffrendo l’aggressione russa.
♦ Padre Andriy ha raccontato come i Redentoristi in Ukraina stavano assistendo le persone che chiedono aiuto e riparo. E poi ha setto un commosso “grazie” per tutti i segni di solidarietà con loro in questo momento difficile.

Il video-messaggio.
Cari amici e tutti coloro che non sono indifferenti alla situazione odierna in Ucraina.
Un saluto dall’Ucraina, dove stiamo vivendo il grande flagello della guerra.
Il 24 febbraio l’Ucraina si è svegliata in guerra. Oggi è il decimo giorno.
Per ora, più di un milione di profughi hanno lasciato il nostro Paese. La Polonia e altri paesi d’Europa li hanno accettati.
Ci sono già 532 morti; Di loro 19 sono bambini e 675 feriti, di cui 31 bambini.

Nei primi giorni, l’aggressore ha cercato di attaccare e distruggere strutture militari.
I numerosi tentativi dell’aggressore di catturare città e oggetti strategici fallirono.
Oggi gli attacchi nemici sono diretti contro infrastrutture civili, case e centrali nucleari.
Il numero delle vittime è aumentato.
Da qualche parte i cittadini delle città occupate partecipano a manifestazioni contro gli occupanti.
Inoltre, ci sono casi in cui i russi sparano ai civili.

Noi, come Redentoristi e persone consacrate, cerchiamo di sostenere le persone.
Incoraggiamo la popolazione con colloqui, confessioni e preghiere in questi giorni difficili.
La nostra gente viene nelle chiese e nei nostri monasteri. Hanno paura e chiedono aiuto.
Quando possiamo, – aiutiamo i rifugiati con il trasporto in luoghi sicuri. Cerchiamo di dare loro un rifugio temporaneo nei nostri monasteri.
Gran parte dei rifugiati viaggia all’estero.
Una parte dei nostri confratelli è presente nei luoghi di combattimento.
Un grande sostegno per le persone che ci sono per venire a pregare insieme.

La guerra non è un modo per risolvere i problemi.
È molto triste che i governi dei paesi facciano tali azioni. Penso che sia la scelta del male nella società civile.
E’ triste e fa male quando i governi e le forze armate dei paesi diventano strumenti del male.

Oggi da diverse parti del mondo ascoltiamo parole e preghiere di sostegno e incoraggiamento.
Questo è molto importante per noi proprio in questo momento.
Sono sinceramente grato alla società internazionale per tanto aiuto e supporto che ci viene dato in questo momento non facile.

Grazie a Voi tutti.

Vedi su youtube

(fonte: cssrnews.it)

I Missionari Redentoristi di Ucraina fin dall’inizio della guerra stanno assistendo i rifugiati e aprendo loro cuori e le porte dei loro monasteri. Poi le bombe sono arrivate anche su questi luoghi religiosi. – I redentoristi, aderendo all’appello di papa Francesco continuano la incessante preghiera; mostrano solidarietà alle vittime della guerra e unità nel portare avanti la pace. – Ora a due mesi dall’attacco russo sentono che in molti comincia a venir meno la speranza di vedere il ritorno della pace. – Intanto provano ancora a come trovare speranza e solidarietà concreta.

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