Attualità

Viva la vita, nonostante tutto

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Viva la vita, nonostante tutto.

– C’è una foto che da qualche giorno ha calamitato l’attenzione di tutti, costringendo a puntare gli occhi sul dramma del popolo siriano.
– Ritrae un padre mutilato di una gamba di nome Munzer, che si regge su una stampella e gioca con il suo piccolo di cinque anni, Mustafa, nato senza arti inferiori e superiori per una malformazione, la tetramelia, causata dall’assunzione di farmaci dalla madre, colpita durante la guerra dal gas nervino.
– L’immagine scattata dal fotografo turco Mehmet Aslan ha vinto il Siena International Photo Awards.
– Munzer ha perso la gamba sotto le bombe, Mustafa è nato addirittura senza arti. Eppure giocano e sorridono alla vita. – La foto premiata mostra il gioco tra padre e figlio: la vita nonostante tutto. – “Ho scattato la foto ad aprile di quest’anno -ha detto il fotografo- Quella foto ora è arrivata al mondo a ricordare che c’è una guerra che miete vittime, ogni giorno.

Ci sono milioni di immagini che scorrono senza lasciare traccia nel nostro andare quotidiano fra gli schermi di computer e telefonini, su canali media e social.
♦ E poi arriva la foto che ci attira. Quello scatto capace di scuoterci più di qualunque parola, di qualunque post o racconto. Imponendoci di fermarci, di riflettere, di uscire dalla bolla dell’indifferenza. Ormai la stanno vedendo tutti e sta calamitando l’attenzione di tutti, costringendo a puntare gli occhi sul dramma del popolo siriano.
Ritrae un padre mutilato di una gamba che si regge su una stampella e gioca con il suo piccolo di cinque anni, Mustafa, nato senza arti inferiori e superiori per una malformazione, la tetramelia, causata dall’assunzione di farmaci dalla madre, colpita durante la guerra dal gas nervino.
Padre e figlio sorridono. Ricordano l’umanità possibile, nonostante “Le difficoltà della vita”, come dice il titolo dell’immagine scattata dal fotografo turco Mehmet Aslan che ha vinto il Siena International Photo Awards, il prestigioso concorso fotografico a cui hanno partecipato artisti di 163 Paesi.

♦ “Ho scattato la foto ad aprile di quest’anno – ha spiegato Aslan – nella provincia turca dell’Hatay, al confine siriano, in cui vivo e dove hanno trovato rifugio tantissimi profughi siriani. Il giorno dello scatto una equipe medica era venuta nella zona per visitare il piccolo Mustafa ed è stato un momento di gioia”.
♦ “Volevamo attirare l’attenzione su questo caso”, ha continuato il fotografo, sperando che l’immagine possa contribuire alla ricerca di protesi del bambino rifugiato.
♦ Il padre si chiama Munzer El Mezhel. Nel 2006 si trovava nel mercato di Idlib con la moglie incinta, quando una bomba scagliata da un aereo del regime di Damasco è esplosa poco lontano. Lui ha perso la gamba, la moglie si è salvata.
“Abbiamo cercato per anni di farci sentire per aiutare mio figlio con i trattamenti, faremmo di tutto per dargli una vita migliore”, ha detto al Washington Post la madre del piccolo, Zeinab.

♦ “Quella foto ora è arrivata al mondo”. A ricordare che c’è una guerra che miete vittime, ogni giorno.
♦ Come quella del piccolo Alan Kurdi, il bambino siriano di tre anni, di etnia curda, disteso senza vita sulle spiagge vicino Bodrum, divenuto il simbolo del dramma dei migranti in Europa, nel 2015.
♦ Dopo sei anni, la tragedia non è finita, c’è un popolo in fuga e bambini che soffrono. Quello scatto fece il giro del mondo, ci sconvolse. Ma non ha avuto la forza di cambiare la storia.
Probabilmente non lo farà neanche la foto di Mustafa con il suo papà.
♦ Ma ci impone di fermarci. Di provarci. Senza arrenderci all’ennesima “prova di una indignazione a intermittenza”, per usare un’espressione di Andrea Iacomini di Unicef Italia.
  Ricordiamoci di questa foto. E del sorriso di Mustafa, nonostante “la difficoltà della vita”.
Il suo sorriso è una speranza che non possiamo tradire.
(fonte: Avvenire.it, 25 ottobre 2021).

La foto “Le difficoltà della vita” del fotografo turco Mehmet Aslan ha vinto il Siena International Photo Awards, prestigioso concorso fotografico a cui hanno partecipato artisti di 163 Paesi. Il sorriso del bambino in braccia al padre è una speranza che non possiamo tradire: puntiamo la nostra attenzione sul dramma del popolo siriano. – Papà Munzer ha perso la gamba sotto le bombe, il bambino Mustafa è nato addirittura senza arti per una malformazione causata da farmaci assunti dalla madre, colpita durante la guerra dal gas nervino.. Eppure giocano e sorridono alla vita. – La foto premiata mostra il gioco tra padre e figlio: la vita nonostante tutto.

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