Fede e dintorni

2021 S. Anna e la Giornata dei Nonni

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

2021 – S. Anna e la Giornata dei Nonni.

– Quest’anno a Tropea, nella Chiesa del Gesù, terminata la festa del SS. Redentore, da ieri sera hanno preso il via le preghiere della Novena di S. Anna, madre della Beata Vergine Maria giunta ormai al quarto giorno per terminare il 26 luglio, lunedì, giorno della festa.
– Il tutto si svolge nel contesto dei limiti imposti dalla pandemia del coronavirus che ancora continua a preoccupare.
– La Cappella della Santa, in fase di restauro, non sarà disponibile per le celebrazioni.
– Le preghiere e le celebrazioni comunitarie della novena e della festa avranno luogo in chiesa.
– Domenica 25 ci sarà la messa alle 10,00 e alle 18,30. –  Al termine di ogni messa ci sarà la preghiera e la benedizione dei nonni e delle persone anziane in forma generale. – Si ricorda la che il nome della Santa contrassegna il Palazzo della città di Tropea, che si chiama appunto “Palazzo Sant’Anna”.

La Novena a S.Anna e la Giornata dei Nonni.
Iniziata già da qualche giorno, si prega a Tropea nella Chiesa del Gesù da ieri sera la Novena di preghiere in onore di S. Anna madre della Beata Vergine Maria.
Una devota tradizione che si ripete ogni anno come in tanti altri luoghi del mondo cristiano.
Per il 25 di questo mese (25 luglio 2021) papa Francesco ha indetto la I Giornata mondiale dei Nonni e degli Anziani.
Nella chiesa del Gesù ogni sera si pregherà la coroncina, la strofetta cantata, le invocazioni e la supplica alla Santa.
Leggi le preghiere e ascolta il canto di S. Anna.

I Giornata mondiale dei Nonni e degli Anziani

(25 luglio 2021)
(dal messaggio di Papa Francesco)
“Io sono con te tutti i giorni”

Cari nonni, care nonne!
“Io sono con te tutti i giorni” (cfr Mt 28,20) è la promessa che il Signore ha fatto ai discepoli prima di ascendere al cielo e che oggi ripete anche a te, caro nonno e cara nonna.
A te. “Io sono con te tutti i giorni” sono anche le parole che da Vescovo di Roma e da anziano come te vorrei rivolgerti in occasione di questa prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani: tutta la Chiesa ti è vicina: si preoccupa di te, ti vuole bene e non vuole lasciarti solo!
So bene che questo messaggio ti raggiunge in un tempo difficile: la pandemia è stata una tempesta inaspettata e furiosa, una dura prova che si è abbattuta sulla vita di ciascuno, ma che a noi anziani ha riservato un trattamento speciale, un trattamento più duro.
Moltissimi di noi si sono ammalati, e tanti se ne sono andati, o hanno visto spegnersi la vita dei propri sposi o dei propri cari, troppi sono stati costretti alla solitudine per un tempo lunghissimo, isolati.

Il Signore conosce ognuna delle nostre sofferenze di questo tempo. Egli è accanto a quanti vivono l’esperienza dolorosa di essere messi da parte; la nostra solitudine – resa più dura dalla pandemia – non gli è indifferente.
Una tradizione narra che anche San Gioacchino, il nonno di Gesù, fu allontanato dalla sua comunità perché non aveva figli; la sua vita – come quella della sua sposa Anna – era considerata inutile.
Ma il Signore gli mandò un angelo per consolarlo. Mentre egli, rattristato, rimaneva fuori dalle porte della città, gli apparve un inviato del Signore per dirgli: “Gioacchino, Gioacchino! Il Signore ha esaudito la tua insistente preghiera”.

Ancora oggi, quando tutto sembra buio, come in questi mesi di pandemia, il Signore continua ad inviare angeli a consolare la nostra solitudine e a ripeterci: “Io sono con te tutti i giorni”. Lo dice a te, lo dice me, a tutti.
È questo il senso di questa Giornata che ho voluto si celebrasse per la prima volta proprio in quest’anno, dopo un lungo isolamento e una ripresa della vita sociale ancora lenta: che ogni nonno, ogni anziano, ogni nonna, ogni anziana – specialmente chi tra di noi è più solo – riceva la visita di un angelo!

La vostra preghiera.
Come ha detto una volta il mio predecessore, Papa Benedetto, santo anziano che continua a pregare e a lavorare per la Chiesa, disse così: «La preghiera degli anziani può proteggere il mondo, aiutandolo forse in modo più incisivo che l’affannarsi di tanti».
Questo lo ha detto quasi alla fine del suo pontificato, nel 2012.
È bello. La tua preghiera è una risorsa preziosissima: è un polmone di cui la Chiesa e il mondo non possono privarsi. Soprattutto in questo tempo così difficile per l’umanità, mentre stiamo attraversando, tutti sulla stessa barca, il mare tempestoso della pandemia, la tua intercessione per il mondo e per la Chiesa non è vana, ma indica a tutti la serena fiducia di un approdo.

Cara nonna, caro nonno, nel concludere il mio messaggio, vorrei indicare anche a te l’esempio del Beato – e prossimamente santo – Charles de Foucauld. Egli visse come eremita in Algeria ed in quel contesto periferico testimoniò «la sua aspirazione a sentire qualunque essere umano come un fratello». La sua vicenda mostra come sia possibile, pur nella solitudine del proprio deserto, intercedere per i poveri di tutto il mondo e diventare davvero un fratello e una sorella universale.

Chiedo al Signore che, anche grazie al suo esempio, ciascuno di noi allarghi il suo cuore e lo renda sensibile alle sofferenze degli ultimi e capace di intercedere per loro. Che ciascuno di noi impari a ripetere a tutti, e in particolare ai più giovani, quelle parole di consolazione che oggi abbiamo sentito rivolte a noi: “Io sono con te tutti i giorni”. Avanti e coraggio!
Che il Signore vi benedica.

Roma, San Giovanni in Laterano,
31 maggio, festa della Visitazione della B.V. Maria
FRANCESCO

La Cappella di S. Anna, oggi in via di restauro, con la bellissima statua in legno della Santa databile a metà Ottocento. Il nome di San’Anna contrassegna il Palazzo della Città di Tropea, che si chiama appunto “Palazzo Sant’Anna”.

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