RedazioneCommenti disabilitati su Arrestate due persone di Soriano Calabro
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Tentano di estorcere un imprenditore
Rombiolo, gli uomini dell’arma in azione
L’altro ieri, due persone di Soriano Calabro sono state arrestate dagli uomini dell’arma di Rombiolo per aver aggredito fisicamente e verbalmente un imprenditore locale. La motivazione dei malviventi è che l’imprenditore aveva eseguito dei lavori di copertura presso una ditta di Soriano ad un costo troppo elevato. I malviventi (S.F, di anni 26, e S.A., di anni 44), dopo l’aggressione si sono dati alla fuga, ma sono stati intercettati prontamente dai carabinieri di Rombiolo, unitamente ai colleghi della stazione di Soriano Calabro, coordinati dal comando della compagnia di Tropea, guidata dal Tenente Francesco Di Pinto. Ora si trovano in stato di fermo presso il carcere di Vibo Valentia e dovranno rispondere anche dei reati di rapina e danneggiamento, poiché, prima di fuggire, hanno danneggiato l’autovettura dei due imprenditori aggrediti – che nel frattempo si erano barricati all’interno del capannone per richiedere l’intervento dei carabinieri – impossessandosi delle chiavi di accensione.
La posizione della titolare della ditta (E.E.M., di anni 51) per la quale l’aggredito ha eseguito i lavori è ancora al vaglio degli inquirenti, che non escludono possa trattarsi della mandante dell’atto intimidatorio.
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«Nel viaggio della disperazione il suo numero di telefono è l’ultima speranza». Quel numero ha cominciato a circolare tra i migranti dopo che, nel 2003, come interprete, Padre Mosè aveva visitato una prigione libica e lo aveva dato a un rifugiato eritreo che poi lo aveva inciso sul muro accompagnandolo con una scritta: «In caso di necessità, chiamate questo numero».