Fede e dintorni

Correzione di una serva ladra

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

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Correzione di una serva ladra

Correggere il prossimo che sbaglia, è davvero impegnativo, perché la correzione deve portare a far riflettere chi sbaglia senza abbattere la sua dignità. Una correzione benigna può influire molto sulla futura condotta del prossimo. Tutti ricordano la figura del forzato Jean Valjean, redento da un intervento misericordioso del vescovo Myriel, raccontato da Victor Hugo ne “I Miserabili”.

 

Una signora, che aveva al suo servizio una giovane seria e diligente, si accorse però che, quante volte la ragazza andava a visitare la sua vecchia madre, in casa mancava sempre qualche cosa.
Una volta che la serva le aveva domandato il solito permesso, essa entrò segretamente nella camera di lei, e vi trovò nascosto un cestino con involti di zucchero, caffè ed altre cose; poi, guardando nei barattoli di cucina, trovò che mancava appunto altrettanto caffè e zucchero.
Forse un’altra padrona avrebbe fatto chi sa quanto chiasso, e avrebbe chiamato le guardie e fatto arrestare la povera giovane, rovinandola: ma questa donna era più savia e non si lasciò vincere dall’ira.
Quando la ragazza era per uscire, le disse amorevolmente: «Tua madre avrà bisogno forse di tante cose: eccoti dunque del caffè, dello zucchero ed uno spoglio d’abito per lei: portale ogni cosa e falle tanti saluti da parte mia». La ragazza arrossì e balbettò qualche parola di ringraziamento; subito dopo si recò di soppiatto a riportare il caffè e lo zucchero rubato e da allora in poi in quella casa non mancò più niente.
Essa rimase in seguito parecchi anni ancora a servizio presso questa padrona ed era così buona e brava, che la signora non finiva mai di lodarla.

Dalla Bibbia
Dice Gesù: «State attenti a voi stessi! Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli» (Vangelo di Luca, cap. 17,3). – Non risparmiare al giovane la correzione: «Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio, anche il mio cuore gioirà». (Libro dei Proverbi, cap. 23, 13.15).

Papa Francesco dice : «Non si può correggere una persona senza amore e senza carità. Non si può fare un intervento chirurgico senza anestesia: non si può, perché l’ammalato morirà di dolore». La correzione è un atto di carità, perché ha lo scopo di togliere il male che c’è nel fratello e portarlo a trovare il bene.
Papa Francesco dice : «Non si può correggere una persona senza amore e senza carità. Non si può fare un intervento chirurgico senza anestesia: non si può, perché l’ammalato morirà di dolore». La correzione è un atto di carità, perché ha lo scopo di togliere il male che c’è nel fratello e portarlo a trovare il bene.

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