Fede e dintorni

E la virgola si ribellò

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

E la virgola si ribellò…

– C’è una gustosa storia sulla “virgola”, il segno grammaticale di interpunzione, che un giorno decise di ribellarsi.
– Piccola storia o favola, molto carina, ma che dà preziosi insegnamenti. La virgola è uno dei segni di interpunzione. Essa appare graficamente come un punto fermo allungato verso la direzione in basso a sinistra. Essendo il più breve segno di pausa, essa corrisponde nella lettura ad un minutissimo intervallo della voce.
– Questa piccola storia insegna come anche un piccolo segno possa far cambiare il significato della comunicazione. Così pure un piccolo, ma importante, particolare trascurato può alterare le nostre relazioni reciproche.
– Nella vita capita spesso di assistere con  senso di impotenza alle prevaricazioni dei prepotenti sugli umili (e la Legge dov’è?… lo Stato che fa?…). E ancora più tragicamente a scene di violenze, di terrore e di morte con le quali gente malvagia intende spezzare la speranza di chi ha voglia di aria pulita: bombe di fondamentalisti contro giovani studenti, assalti contro ambasciatori del bene, rapimento e uccisioni di apostoli di una nuova umanità…). – E gli umili continuano la loro resistenza, sognando in cuor loro una qualche forma di ribellione: per esempio atteggiamenti di resilienza, sit-in di protesta, marce coinvolgenti. 

C’era una volta una virgola seccata dalla poca considerazione in cui tutti la tenevano. Perfino i bambini delle elementari si facevano beffe di lei.
Che cos’è una virgola, dopo tutto? Nei compiti scolastici difficilmente compare e persino sui giornali nessuno la usa più. La buttano, a casaccio.
♦ Un giorno la virgola si ribellò.
Il Presidente di uno Stato, dopo un lungo colloquio con il Presidente nemico, scrisse un breve appunto: “Pace, impossibile lanciare i missili” e lo passò frettolosamente al Generale di Stato maggiore.
In quel momento la piccola, trascurata virgola mise in atto il suo piano e si spostò. Si spostò solo di una parola, appena un saltino.
♦ Quello che lesse il Generale fu: “Pace impossibile, lanciare i missili”.
E scoppiò la Guerra Mondiale.

Nelle nostre relazioni reciproche occorre dare importanza ai particolari. Molte volte non ci si rende abbastanza conto di quanto un piccolo particolare possa essere importante e determinante per la nostra vita e per le nostre relazioni: sorgono liti e allontanamenti o divisioni per una parola pronunciata a caso o per leggerezza; per uno sguardo curioso e indagatore o un sorriso ironico…
E’ bene fare attenzione alle piccole cose: queste sono il seme di quelle grandi e significative. Fare attenzione:  il peccato “veniale apre la porta a quello “mortale”.

(fonte: Bruno Ferrero, Il segreto dei pesci rossi. Torino, Elledici – 2000).

Nella vita capita spesso di assistere con un senso di impotenza alle prevaricazioni dei prepotenti sugli umili (e la Legge dov’è?… lo Stato che fa?…). E ancora più tragicamente a scene di violenze, di terrore e di morte con le quali gente malvagia intende spezzare la speranza di chi ha voglia di aria pulita: bombe di fondamentalisti contro giovani studenti, assalti contro ambasciatori del bene, rapimento e uccisioni di apostoli di una nuova umanità…). – E gli umili continuano la loro resistenza, sognando in cuor loro una qualche forma di ribellione: per esempio atteggiamenti di resilienza, sit-in di protesta, marce coinvolgenti. E.. un giorno la virgola si ribellò…

Condividi l'articolo