Fede e dintorni

Facciamo amicizia con gli alberi

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Facciamo amicizia con gli alberi.

– A sette anni della promulgazione dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, si può affermare che è cresciuta l’attenzione per il creato, la natura e la cura della Casa comune.
– Ma i risultati sono ambivalenti: per esempio circa il rispetto degli alberi si nota un entusiasmante impegno a difenderne ed accrescerne il numero e la qualità nel proprio territorio. – E dall’altra pare si resta delusi su come si dà fuoco incontrollato a boschi, distruggendoli, e a tagli indiscriminati, depauperando il territorio.
– La pandemia del coronavirus ha creato una nuova situazione: in mesi di chiusura totale il nostro pianeta ha ripreso a respirare, l’aria si è purificata, le foto satellitari hanno evidenziato il miglioramento sensibile dell’eco sistema nelle zone altamente inquinate. Gli animali selvatici hanno trovato il coraggio di circolare liberamente, non essendoci il pericolo di incontrare il “nemico-uomo”. – E tanti, ma tanti, erano contenti di ascoltare il cinguettio degli uccelli e non il sottofondo assordante del traffico. – Papa Francesco nella “Laudato sì” (24 maggio 2015) ha richiamato fortemente all’impegno per il rispetto del creato, che non è nostro, ma che ci è stato affidato e noi dobbiamo consegnare ai posteri in buona salute: dalla salute del pianeta dipende anche la nostra”. – E questo deve iniziare dalle nostre case e luoghi dove noi abitiamo.
– Ma poi ecco l’incredibile violenza della “sacrilega guerra” ancora in corso, ci fa fa constatare come l’uomo è capace di fare terra bruciata, distruggendo tutto. – Papa Francesco dice che abbiamo ancora  un Pianeta da custodire, e un grido ancora da ascoltare. Questo deve diventare anche un impegno di fede!

Quell’albero davanti a casa.
♦ C’era una volta un pensionato che con il nipotino di otto anni, ogni giorno davanti a casa, raccoglieva le foglie secche cadute dall’albero.
Un giorno il bambino, seccato, disse:
– Nonno, abbattiamo questo albero. Così qui tutto sarà sempre pulito”.
Il vecchio rispose: ” Figlio, guarda quanto danno ci causerebbe:
– gli uccelli non si raduneranno più al mattino, per cantare;
– l’albero purifica l’aria che respiriamo e attira la pioggia.
– Io e tua nonna ci sediamo ogni pomeriggio all’ombra di questo albero per parlare.
– E noi due non avremo più un momento per lavorare insieme, chiacchierando”.
Il ragazzo, commosso, disse: “Nonno, non taglieremo mai questo albero”.

  Dio ha fatto bene ogni cosa! E noi dobbiamo continuare a farle come Lui.
Proviamo a rispettare la natura che è come una madre per tutti.
Proviamo a stare vicini a  Maria Santissima: troveremo Gesù e da Lui impareremo sempre con maggiore profondità ciò che è nel cuore di Dio.

(Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Papa Francesco dice spesso che abbiamo un Pianeta da custodire, e un grido ancora da ascoltare. Questo deve diventare anche un impegno di fede! – Si può ripartire dalla situazione in cui ci ha messo la pandemia del coronavirus per il rispetto della natura. Nei mesi di chiusura totale il nostro pianeta ha ripreso a respirare, l’aria si è purificata, le foto satellitari hanno evidenziato il miglioramento sensibile dell’eco sistema nelle zone altamente inquinate. Gli animali selvatici hanno trovato il coraggio di circolare liberamente. E tanti, ma tanti, erano contenti di poter ascoltare il cinguettio degli uccelli e non il sottofondo assordante del traffico. – Papa Francesco nella “Laudato sì” (2015) a suo tempo aveva richiamato fortemente all’impegno per il rispetto del creato, che non è nostro, ma che ci è stato affidato e noi dobbiamo consegnare ai posteri in buona salute.

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