Appassionata di fotografia e giornalismo, esperta in social media e comunicazione, è collaboratrice di Tropeaedintorni.it, testata per la quale cura i network collegati al sito e realizza articoli, reportage fotografici e video.
L’attuale tempo di pandemia, che stiamo vivendo, attraverso le restrizioni date dalle autorità ha ridotto sensibilmente la pratica della confessione. Ma diversi fedeli, memori del precetto della Chiesa “confessarsi e comunicarsi almeno una volta all’anno”, chiedono delucidazioni ai sacerdoti, ai vescovi… E puntuale è arrivata la lettera ai sacerdoti (ma che interessa anche a tutti noi) mandata dal cardinale Penitenziere Maggiore Mauro Piacenza in questo avvento che ci prepara ad accogliere Gesù che viene a salvarci. L’abbraccio con Lui, nel Natale, deve essere preparato con cuore puro attraverso il sacramento della Confessione. – In questo incontro i ministri della riconciliazione hanno un ruolo importante: essere disponibili, aperti e tramite perché anche ai cuori più induriti giunga la tenerezza e l’abbraccio consolatorio di Dio. Laddove è impossibile la confessione sacramentale, bisogna ricordare l’insegnamento della Chiesa: la persona che confessa a Dio il suo pentimento, accompagnato dalla ferma risoluzione di ricorrere, appena possibile, alla confessione sacramentale, ottiene il perdono dei peccati, anche mortali. Alla Misericordia non ci sono ostacoli.
La piccola Teresita Castillo de Diego a Madrid desiderava moltissimo ricevere l’attestato che ella era una piccola missionaria con la sua sofferenza, con la sua preghiera. E l’ha ottenuto dalla diocesi che la proporrà a modello dei bambini missionari. – Belleno e tenero accogliere l’angelico sorriso di Teresita, il giorno della prima Comunione e nel letto d’ospedale, con l’attestato e la sua «Croce della missionaria».
Tropea risponde presente.
Nella manifestazione in sostegno dell’architetto Giannini, responsabile dell’Ufficio Tecnico, vittima nei giorni scorsi di una terribile aggressione perpetrata da due individui a volto coperto, la città ha offerto l’immagine che più le si addice: quella della legalità.