Fede e dintorni

GESÙ SI CHINA SUL NOSTRO DOLORE

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Gesù si china sul nostro dolore.

– Nel suo Figlio Gesù Cristo Dio si è chinato sull’uomo e lo salva la nella sua totalità: corpo e anima. Dio non vuole la sofferenza, ma ne fa occasione per liberarci dal peccato e per poter vivere in lui.
– Gesù passa tra noi, nel nostro dolore, e ci guarisce. Ci ha rigenerati e guariti con la grazia del battesimo e ci rinnova ogni giorno con la sua misericordia. Siamo dei salvati, ma lo siamo per essere segno del Cristo presso i nostri fratelli e le nostre sorelle. Persone liberate e perdonate sono il segno dell’avvento del regno di Dio sulla terra.
– Oggi è la 43a Giornata Nazionale per la vita con tema “Libertà e Vita” che in questo tempo la prolungata pandemia del coronavirus sta mettendo a dura prova.
– Una libertà a servizio della vita da vivere con grande senso di responsabilità, perché nessuno resti escluso dal dono primario della vita. Senza responsabilità, libertà e vita sono destinate a entrare in conflitto tra loro. – Un ricordo per tutti: “Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà, pace e felicità!”.

Dal Vangelo di questa domenica (Mc 1,29-39).
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Gesù si china sul dolore dell’uomo.
Nella prima lettura di oggi, Giobbe presenta la vita dell’uomo su questa terra quale duro servizio e i suoi giorni come quelli di un mercenario. La vita, piena di tribolazione, appare come un soffio.
In questa esperienza che tutti facciamo, insieme al salmista lodiamo e invochiamo il Signore che si china sulle nostre ferite per fasciarle, innalzando gli umili e abbassando fino a terra i malvagi.
Nel Vangelo, Marco narra una giornata di Gesù, il sabato di Cafàrnao. Egli dalla sinagoga passa ad un luogo intimo di famiglia, la casa di Simone e Andrea. La suocera di Simone, che è febbricitante, viene subito presentata al Maestro. Gesù si accosta a lei con tenerezza, la prende per mano, sollevandola. Guarita, ella apre le mani per servire i suoi fratelli.
Al tramonto del sole molti portarono a Gesù ammalati e indemoniati ed egli li guarì, manifestando la venuta del regno dei cieli.
Al mattino presto Gesù si ritirò nella solitudine per pregare, riprendendo l’itinerario della evangelizzazione. – Gesù si ritira a pregare solo in un luogo deserto e indica la strada maestra che dobbiamo seguire se vogliamo essere suoi veri discepoli.
(don Francesco Dell’Orco in ladomenica.it).

Per la preghiera
♥  Risanaci, Signore, Dio della vita. Guarisci il nostro cuore, o Signore!
♥  Ti presentiamo, o Signore, le sofferenze dell’umanità intera facendoci interpreti del grido che si innalza da ogni parte della terra e chiede salvezza e sollievo per ogni uomo che è nel dolore.
♥  Rendici capaci, o Signore, di saper denunciare con coraggio le violenze e le situazioni di sofferenza dell’umanità, ed essere segno di speranza per tutti gli innocenti e le vittime del male.
♥ Rendici disponibili, o Signore, a sostenere le fatiche e i dolori degli anziani e dei malati, con una vicinanza sia spirituale che materiale
♥ Signore Gesù, tu ti sei fatto uomo e hai preso su di te le nostre infermità. Sii il nostro sostegno e la nostra forza nel momento del dolore e rendici sensibili alle sofferenze di tanti nostri fratelli. Amen.

Giornata Nazionale per la vita – 7 febbraio 2021. Libertà e Vita.
I Vescovi Italiani: la libertà sia al servizio della vita
♦ La pandemia ci ha fatto sperimentare in maniera inattesa e drammatica la limitazione delle libertà personali e comunitarie, portandoci a riflettere sul senso profondo della libertà in rapporto alla vita di tutti: bambini e anziani, giovani e adulti, nascituri e persone in fin di vita.
Nelle settimane di forzato lockdown quante privazioni abbiamo sofferto, specie in termini di rapporti sociali!
Nel contempo, quanta reciprocità abbiamo respirato, a riprova che la tutela della salute richiede l’impegno e la partecipazione di ciascuno; quanta cultura della prossimità, quanta vita donata per far fronte comune all’emergenza!
Qual è il senso della libertà? Qual è il suo significato sociale, politico e religioso? Si è liberi in partenza o lo si diventa con scelte che costruiscono legami liberi e responsabili tra persone? Con la libertà che Dio ci ha donato, quale società vogliamo costruire?

Una libertà a servizio della vita – La Giornata per la Vita 2021 vuol essere un’occasione preziosa per sensibilizzare tutti al valore dell’autentica libertà, nella prospettiva di un suo esercizio a servizio della vita: la libertà non è il fine, ma lo “strumento” per raggiungere il bene proprio e degli altri, un bene strettamente interconnesso.
Responsabilità e felicità – La responsabilità è disponibilità all’altro e alla speranza, è apertura all’Altro e alla felicità. Responsabilità significa andare oltre la propria libertà per accogliere nel proprio orizzonte la vita di altre persone. Senza responsabilità, libertà e vita sono destinate a entrare in conflitto tra loro; rimangono, comunque, incapaci di esprimersi pienamente.
Dire “sì” alla vita è il compimento di una libertà che può cambiare la storia.
Ogni uomo merita di nascere e di esistere. Accogliere con gioia “ogni vita umana, unica e irripetibile, che vale per se stessa, costituisce un valore inestimabile.
Gli uomini e le donne veramente liberi fanno proprio l’invito del Magistero: “Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà, pace e felicità!”.

Il Vangelo è per la vita e per la gioia nel mondo. Gesù si china sul nostro dolore per cambiarlo in speranza. Dio non vuole la sofferenza, ma ne fa occasione per liberarci dal peccato e per poter vivere in lui. Persone liberate e perdonate sono il segno dell’avvento del regno di Dio sulla terra. – Oggi, 7 febbraio 2021, la 43a Giornata Nazionale per la vita, con tema “Libertà e Vita” – Con la libertà che Dio ci ha donato, quale società vogliamo costruire? – Libertà e Vita sono doni di Dio e compiti affidato all’uomo, perché l’umanità continui a vivere e svilupparsi nel disegno del suo Creatore.

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