Fede e dintorni

DIO CI PARLA NEL SILENZIO

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Dio ci parla nel silenzio.

– A tutti capita di fare l’esperienza di … pregare a vuoto. Quante volte preghiamo Dio, ma Lui sembra non ascoltarci e non ci risponde.
– I maestri spirituali a questo riguardo sono concordi: se vuoi ascoltare Dio, cercalo nel silenzio.
– Oggi siamo bombardati da tante parole e rumori e l’invito che lo stesso Signore ci rivolge è di riscoprire il valore del silenzio. Dio ci parla nel silenzio del cuore, così pensava S. Agostino e tanti altri santi. Nel frastuono è più difficile sentire la voce di Dio: «Una bocca silenziosa è oro puro e dà testimonianza di santità interiore» (S. Faustina).
– Madre Teresa di Calcutta così si esprimeva: “La cosa più importante è il silenzio. Le anime di preghiera sono anime di profondo silenzio… Più riceviamo nella preghiera silenziosa, tanto più possiamo dare nella nostra vita attiva… Abbiamo bisogno del silenzio per essere in grado di toccare le anime. La cosa essenziale non è ciò che diciamo, ma ciò che Dio dice a noi. Gesù ci aspetta nel silenzio: nel silenzio parla alle nostre anime e ci è dato di poter ascoltare la sua voce”.

Una piccola storia: il ragazzo inquieto.
Una volta un ragazzo era pieno di problemi e, alla fine, perse il lavoro. Si sentiva perduto.
Avendo saputo di un saggio monaco, lo cercò. Quando lo trovò, strinse i pugni e gli disse ad alta voce:
– Ho pregato Dio che mi dicesse qualcosa, ma non mi ha risposto! Perché questo? –
Il vecchio saggio lo portò con calma all’ombra di un albero vicino. I due si sedettero e il saggio parlò al ragazzo.
Ma parlava con una voce così bassa che il ragazzo doveva avvicinarsi per poterlo ascoltare.
– Non capisco – diceva – Potresti ripetere?
Il saggio disse le stesse parole, ma con un tono ancora più basso, come un sussurro.
Allora il ragazzo si avvicinò ancora di più e si chinò, quasi premendo l’orecchio contro la bocca del vecchio.
Gli chiese ancora di ripetere…
Il saggio disse: – Dio ci parla sempre. Ma, per capirlo, dobbiamo stargli vicino e mantenere il silenzio interiore.

Vogliamo tutti sentire la voce di Dio come risposta ai nostri problemi e desideri.
Egli ci parla; ma la sua voce ci arriva con dolcezza e la sentiamo solo se siamo silenziosi e molto vicini a lui.
Il Signore disse al profeta Elia: «Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore». Ecco, il Signore passò. * Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento * ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto * ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco * ci fu il mormorio di un vento leggero.
* Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna. Ed ecco, sentì una voce che gli diceva: «Che fai qui, Elia?». Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita» (1Re 19, 11-14).

(fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Per poter ascoltare Dio che ci parla impariamo a ritagliarci ogni giorno uno spazio di solitudine per ritrovarci a tu per tu con Lui nella preghiera. Allora anche i nostri discorsi acquisteranno in profondità. – Signore, insegnaci a fare silenzio interiore: silenzio dei pensieri e delle parole, per lasciare che tu solo occupi il nostro cuore.

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