Cultura e Società

I vincitori del “Costruisco il mio futuro” in memoria di Mamone

I nomi dei sei vincitori della IV edizione 2022

Svelati i nomi dei vincitori della Borsa di Studio “Costruisco il mio futuro”


Presso la sala Albino del Tropis hotel, si è svolta la conferenza stampa durante la quale sono stati resi noti i nomi dei sei studenti risultati vincitori della quarta edizione della Borsa di studio “Costruisco il mio futuro” in memoria di Antonio Mamone.
Loro sono:
Romeo Miriam per il Liceo Classico “P. Galluppi”, a cui va una borsa di 1500,00 €;
Paglianiti Alessio per il Liceo Scientifico “F.lli Vianeo”, borsa di 1500,00 €;
Marchese Benedetta, Istituto Professionale per i Servizi Commerciali Ambito Turistico, borsa di 3000,00 €;
Accorinti Pasquale, Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e dell’Ospitalità Alberghiera, borsa di 3000,00 €;
De Bella Luca, Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e dell’Ospitalità Alberghiera, borsa di 3000,00 €;
Lettieri Antonio, Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e dell’Ospitalità Alberghiera, borsa di 3000,00 €.
A Vecchio Antonio, invece, è andato l’Attestato di merito per il corso serale dell’Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e dell’Ospitalità Alberghiera.
Alla conferenza sono stati presenti il sindaco Giovanni Macrì, fraterno amico di Antonio; Nicolantonio Cutuli, dirigente dell’Istituto Superiore di Tropea; Nicola Mastroianni, Unit Manager Randstad Italia; Vanessa Cariati, artista calabrese di Cirò e Domenica Mamone, in rappresentanza della famiglia.
La giornalista Vittoria Saccà, che ha coordinato gli interventi, in apertura ha affermato che la famiglia Mamone appartiene a quella categoria di persone che ha scelto di trasformare il dolore per la perdita di Antonio in qualcosa di positivo per il territorio, specie per i giovani a cui egli era molto legato.
Unanime, poi, la considerazione che la Borsa di studio, così come è stata organizzata, influisce fortemente tra gli studenti spronandoli allo studio e alla crescita culturale per investire nel loro futuro restando nella loro terra d’origine.
In particolare, il sindaco Macrì, immaginando di raccontare al suo fraterno amico l’evoluzione della città di Tropea in quattro anni del suo mandato, ha affermato che tutto ciò che era stato programmato, e di cui Antonio era a conoscenza, è diventato realtà.
E ha espresso la sua soddisfazione per aver incontrato, in un ristorante del luogo, uno chef proveniente proprio dalla scuola Alberghiera tropeana.
Il dirigente Cutuli, che ha preso le redini dell’Istituto nell’anno scolastico 2017/18, ha conosciuto Antonio nei momenti in cui la scuola aveva bisogno e proprio da lui è giunto il più grande aiuto poichè ha messo a disposizione della scuola tutto quel che era necessario. Quando poi gli è stata prospettata l’idea della Borsa di studio, l’ha abbracciata immediatamente senza esitare. Una borsa di studio che, ad oggi, è istituzionalizzata e spinge gli studenti ad impegnarsi maggiormente durante il loro percorso di studi ed ha sottolineato la sinergia che vi è tra scuola e territorio.
Di seguito, Mastroianni della Randstad Italia che, insieme al suo team ha sottoposto gli studenti ad una prova pratica, presente per il secondo anno consecutivo, ha affermato che nei ragazzi ha visto tanto di buono e di positivo. La chiave del successo per un territorio come questo, è quella di creare situazioni in grado di attirare sempre nuove genti. La famiglia Mamone è l’esempio lampante di quel che ha bisogno il territorio, è un esempio di generosità e di altruismo di cui questa terra ha tanto bisogno.
Il suo team, su 152 studenti in uscita, ha incontrato 54 studenti selezionati dalla giuria interna alla scuola.
E’ stata la volta dell’artista Cariati che si è soffermata sul Dono, l’opera che caratterizza la Borsa di Studio da lei realizzata e sull’opera denominata Alberobosco, entrambi per volontà della famiglia Mamone e che hanno un loro significato perché raccontano di Antonio.
Domenica Mamone, infine, si è soffermata sulla volontà della famiglia di non piegarsi al dolore e di trasformarlo in qualcosa di positivo per il territorio dove Antonio ha speso i suoi anni più belli. Ha quindi parlato di Alberobosco raccontando come e quando hanno avuto l’idea di chiamarlo così. Si tratta di un albero di noce caduto, ma che dalle sue radici sono rinati tanti alberelli creando veramente un bosco.
Quest’anno hanno scelto di premiare Maria Grazia Teramo perché è il simbolo di chi, dopo essersi formata fuori e specializzata nell’arte teatrale, ha scelto di ritornare nella sua terra creando l’associazione LaboArt divenuta punto di riferimento per tanti ragazzi, anche diversamente abili e collaborando con diversi istituti scolastici realizzando progetti volti alla crescita culturale e formativa dei nostri giovani.
La consegna delle borse di studio avverrà sera del 25 e sarà condotta dai giornalisti Karen Sarlo e Francesco Repice.
Sarà allietata dal duo Irmàns con al sax Francesco Soldano e al piano Simone Pugliese. Si ricorda che l’evento gode del patrocinio gratuito della Regione Calabria e dei comuni di Tropea, Parghelia, Drapia, Ricadi e Zambrone.

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Redazione
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