Fede e dintorni

Io sono la risurrezione e la vita

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Io sono la risurrezione e la vita.

– In tempo di pandemia del coronavirus tutto sembra parlare di morte. Ma in questa quinta domenica di quaresima il Signore Gesù ci rivela l’amore del Padre che vuole che nessuno dei suoi figli muoia per il peccato, ma che si converta e viva.
– Alla morte dell’amico Lazzaro, Gesù si reca a Betania e conforta la sorella Marta con le parole: «Io sono la risurrezione e la vita».
– Quello di Lazzaro è l’ultimo segno che Gesù compie nel Vangelo di Giovanni. Un segno che profetizza la sua morte e risurrezione.
– Lazzaro è un discepolo silenzioso: tace sempre, non ci sono parole sulle sue labbra. Eppure, con la sua stessa
vicenda, annuncia la Pasqua di Gesù. Presso la sua tomba Gesù rivela di essere «la risurrezione e la vita». – La vita, che ci è stata donata, viene continuamente rigenerata dalla grazia ricevuta con il Battesimo e che continuiamo a ricevere  ogni volta che ci riconosciamo peccatori e chiediamo perdono al Padre..

Dal vangelo di questa domenica –   Gv 11,1-45 (qui forma breve: Gv 11, 3-7.17.20-27.33b-45)
♦ In quel tempo, le sorelle di Lazzaro mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato».
Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro.
♦ Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro.
♦ Marta, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà».
Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Gesù si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?».
Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!».
Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?».
♦ Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato».
Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

Signore, tu sei per noi la risurrezione e la vita.
♦ Presso la tomba si Lazzaro Gesù rivela di essere «la risurrezione e la vita». Questo segno ce ne svela anche altro: Gesù non solo viene a compiere la promessa annunciata da Ezechiele – che sarebbe giunto il giorno in cui Dio avrebbe aperto i nostri sepolcri ( I Lettura) – ma lo fa attraverso il dono della propria vita. Infatti, sarà proprio a motivo della risurrezione di Lazzaro che, in Giovanni, il Sinedrio decreterà la condanna a morte di Gesù. Egli, recandosi da Lazzaro, va a donare la propria vita al suo amico.
♦ San Paolo ci ricorda che Colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà vita anche ai nostri corpi mortali. Ci darà la vita di Gesù, una vita cioè interamente abitata dalla logica del dono.
Gridando «Lazzaro, vieni fuori!», Gesù ci invita a uscire non solo dai nostri sepolcri, ma anche dai nostri egoismi, dalle nostre chiusure solitarie, dalle paure che ci portano a diffidare degli altri.
(fr. Luca Fallica, Comunità Ss. Trinità di Dumenza).

Una preghiera di misericordia senza fine.
Uniamoci nella preghiera in questo tempo di prova. La fede non ci risparmia il dolore ma ci dona il sollievo di sapere che il Signore è qui con noi e ci aiuta a portare le nostre croci. La preghiera dona luce e speranza alla umanità ferita.
♦ Preghiamo per per tutti coloro che sono impegnati nella politica e nel sociale, perché come Gesù, che si commosse profondamente davanti al dolore umano, sappiano portare conforto a chi vive nella sofferenza e nel disagio.
♦ Preghiamo per coloro che sono nella tribolazione e nel lutto, perché Cristo, Signore dei vivi e dei morti, li sostenga con la sua pace e li consoli con la speranza nella risurrezione.
♦ Preghiamo per noi, perché forti della fede nel Figlio di Dio, Signore della vita, diventiamo persone capaci di togliere le pietre della morte che ostacolano nei nostri fratelli la gioia e la speranza della risurrezione.

In tempo di pandemia del coronavirus tutto sembra parlare di morte. Ma in questa quinta domenica di quaresima il Signore Gesù ci rivela l’amore del Padre che vuole che nessuno dei suoi figli muoia per il peccato, ma che si converta e viva. – Alla morte dell’amico Lazzaro, Gesù si reca a Betania e conforta la sorella Marta con le parole: «Io sono la risurrezione e la vita».-
La fede non ci risparmia il dolore ma ci dona il sollievo di sapere che il Signore è qui con noi e ci aiuta a portare le nostre croci. – Papa Francesco ricorda la presenza del Signore in mezzo a noi, anche in questa prova ripetendo con fede le parole di Gesù: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?» – Ci avviciniamo alla Pasqua. La resurrezione di Gesù è garanzia della nostra risurrezione. Il male sarà sconfitto.

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