Fede e dintorni

La leggenda di Eva e di Gesù Bambino

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

La leggenda di Eva e di Gesù Bambino.

– Nella fede cristiana è di fondamentale importanza capire la portata del peccato originale col quale l’uomo (Adamo) e la donna (Eva) si posero di fronte a Dio non più come sue creature, ma come suoi “concorrenti”: accolsero la tentazione di diventare come Dio.
– Ma poi, dopo il peccato, i loro occhi si aprirono e scoprirono di essere “nudi”, spogliati della grazia divina e diventati “brutti”.
– Dio li cacciò dal paradiso terrestre, ma non li volle perdere. Pensò subito a come recuperarli e decise una grande invenzione d’Amore: mandare il suo Figlio tra gli uomini ad insegnare come essere figli.
– Perciò la liturgia, pensando al grande amore di Dio per l’umanità, canta nella notte del Sabato Santo: “«Davvero era necessario il peccato di Adamo, che è stato distrutto con la morte del Cristo. Felice colpa, che meritò di avere un così grande redentore!» – La bella leggenda di Eva, che forma la storia bella di oggi, intenerisce quanti sono capaci di avvicinarsi al mistero della redenzione.

♦ La leggenda narra che quando Gesù nacque a Betlemme, ebbe una strana visita. Un giorno venne alla grotta per visitarlo una donna. Era molto brutta.
Passando accanto a Maria, la donna chinò la testa per la vergogna.
Maria la guardò con apprensione, temendo che Gesù Bambino potesse essere spaventato da una tale bruttezza.
♦ La donna si inginocchiò davanti alla mangiatoia e chinò la testa, adorando il Bambino.
Quindi tolse l’involucro ad un oggetto che aveva in mano e lo offrì al Bambino. Era una mela.
Gesù l’accettò. Prese la mela con entrambe le mani; la baciò e rimase per un momento in preghiera.
Poi la donna si alzò, Gesù le sorrise e lei sorrise a Gesù.
Mentre se ne andava, la donna sorrise anche a Maria e a Giuseppe, che, a loro volta, le risposero con un sorriso.
Maria e Giuseppe si meravigliarono che la donna non fosse più brutta, ma una donna molto bella e aggraziata.
Una donna rinnovata.

Forse avete già capito chi era questa donna.
Era Eva, venuta per scusarsi con Gesù per essersi lasciata ingannare dal serpente, mangiando la mela e offrendola ancora ad Adamo.  Ed ora adorava e ringraziava Gesù, che aveva distrutto il suo peccato.

Quando siamo perdonati, ci rinnoviamo. Da brutti, diventiamo ancora più belli.
(Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Il peccato originale mise l’uomo (Adamo) e la donna (Eva) di fronte a Dio non più come sue creature, ma come suoi “concorrenti”: essi accolsero la tentazione di diventare come Lui. Ma poi i loro occhi si aprirono e scoprirono di essere “nudi”, spogliati della grazia divina e diventati “brutti”. – Dio non li volle perdere e decise una grande invenzione d’Amore: mandare il suo Figlio tra gli uomini ad insegnare come essere figli. – La liturgia, pensando al grande amore di Dio per l’umanità, canta nella notte del Sabato Santo: “«Davvero era necessario il peccato di Adamo, che è stato distrutto con la morte del Cristo. Felice colpa, che meritò di avere un così grande Redentore!» – Così l’uomo redento rinasce e diventa più bello.

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