Fede e dintorni

La Settimana Santa con i suoi riti in presenza

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

La Settimana Santa
con i suoi riti in presenza.

-La Settimana Santa è ormai alle porte. I fedeli si chiedono quale tipo partecipazione sarà consentita: in presenza, a distanza?… – Si sa che alcune diocesi già hanno tradotto in disposizioni le concrete le indicazioni date dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana); altre attendono di riunirsi.
– Il 31 marzo segna la fine della emergenza sanitaria… ma intanto i dati del Covid non sembrano incoraggiare più di tanto.
– In Cina è tornato il lockdown: il Covid Omicron blocca la città di Shanghai da alcuni giorni, coinvolgendo … 15 milioni di persone.
– Occorre pertanto cautela, buon senso e… buon viso, se e quando sarà necessario. – Si spera di celebrare i Riti della Settimana Santa in presenza, come prevede la lettera della CEI: infatti La Conferenza Episcopale Italiana invita, in questa fase della pandemia, a mantenere un atteggiamento prudente.
– Le disposizioni sono contenute in una lettera della presidenza dei vescovi italiani, nella quale si fa riferimento alla fine dello stato d’emergenza sanitaria, che, in Italia, scatta il 31 marzo. Ma il virus (ahimé, e non solo lui) può disubbidire….

Nuova situazione? [l’interrogativo è di prudenza].
♦ La situazione attuale del Covid 19, con l’allentamento dell’emergenza sanitaria, consente di suggerire nuovi orientamenti di prevenzione nelle parrocchie, nei seminari, nei collegi sacerdotali, nei monasteri e nelle comunità religiose. Lo si legge in una lettera della presidenza della Conferenza Episcopale Italiana.
♦  Il 31 marzo, secondo i decreti del governo nazionale, sarà considerato terminato lo stato d’emergenza. Con decorrenza 1° aprile 2022, dunque, vengono abrogate le disposizioni contenute nel Protocollo del 7 maggio 2020 per le celebrazioni con il popolo.
Pur tuttavia si sollecitano tutti i fedeli a mantenere un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus che in varie forme ancora circola.

Partecipare in presenza: misure dettate dal buon senso.
Fino al 30 aprile si mantiene l’obbligo di indossare la mascherina negli ambienti al chiuso. Pertanto, nei luoghi di culto al chiuso si acceda sempre indossando quest’importante presidio sanitario.
Non è invece più obbligatorio rispettare il distanziamento interpersonale di un metro, ma si esorta comunque a evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e nelle chiese.
Altresì si consiglia di mantenere un livello alto di igienizzazione, con disinfezione delle mani, acquasantiere vuote e scambio del segno di pace, durante le celebrazioni eucaristiche, attraverso lo sguardo o un cenno del corpo.
Per la distribuzione delle particole consacrate nella Comunione, i ministri continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano.
Potrà riprendere poi la pratica delle processioni.
Durante le celebrazioni al chiuso siano sempre assicurati il ricambio d’aria e l’igienizzazione dei locali.
In presenza di sintomi influenzali o in caso di isolamento per positività al Covid-19, afferma la lettera della Cei, si astenga dal partecipare alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al COVID-19.

Le medesime misure, si prescrive, vengono adottate per i riti della Pasqua, anche perché si consente ai fedeli la partecipazione in presenza alle celebrazioni: dalla Domenica delle Palme, per lo scambio dei rami d’ulivo; il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi; il Venerdì Santo; infine la Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito.
(fonte: cf vaticannews, 26 marzo 2022).

Indicazioni sintetiche (Ansa).
Per la Domenica delle Palme i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami”.
Il Giovedì Santo, “per il rito della lavanda dei piedi” si consiglia di “sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina”.
Il Venerdì Santo, introdurre nella preghiera universale un’intenzione ‘per quanti soffrono a causa della guerra’”. L’atto di adorazione della Croce avvenga “evitando il bacio”.
♥  Sabato Santo, la Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti, come previsto dal rito.

La Settimana Santa con i suoi riti in presenza segua le indicazioni date dai Vescovi (CEI), che invitano a mantenere un atteggiamento prudente. – Si astenga dal partecipare alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al COVID-19. – Quindi mantenere un senso di responsabilità, rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus che in varie forme ancora circola.

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