Fede e dintorni

L’amore di Dio rende tutti fratelli

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

L’amore di Dio rende tutti fratelli.

– In questi ultimi giorni i dolorosi risvolti degli eventi internazionali in corso (la fuga dai talebani giunti al potere in Afganistan, il disastroso terremoto in Haiti ….) stanno rendendo più percepibile il bisogno di gridare la fraternità universale: siamo tutti fratelli… Perché è l’amore di Dio a renderci suoi figli e fratelli tra di noi.
– “Fratelli tutti” è il titolo nella Enciclica che Papa Francesco ha pubblicato il 3 ottobre 2020 ad Assisi sul tema della fraternità e l’amicizia sociale” – Chiamare qualcuno col dolce nome di “fratello” riempie il cuore di gioia sia di chi chiama sia del chiamato. Nasce una tenerezza sempre nuova.
– Papa Francesco ha aperto frontiere di nuova, ma purtroppo fragile fraternità: tra Israeliani e palestinesi, tra immigrati e paesi accoglienti, tra cattolici e protestanti, tra persecutori e perseguitati che si riconciliano. Tutto ciò nasce dalla fede in Dio ama tutti perché è Padre di tutti e Padre della pace.
– Intanto dobbiamo constatare che purtroppo sono i disastri, naturali o provocati dall’uomo che, se da una parte mietono dolorosamente vittime e causano distruzione, dall’altra spalancano porte che prima stavano ostinatamente chiuse. – E così, succede di assistere ad autentiche gare di vicinanza e solidarietà umana da parte di persone che prima si guardavano con occhio indifferente, se non addirittura diffidente. – E viene da pensare: chissà perché l’uomo deve imparare “solo” quando si trova in stato di necessità. E invece è meraviglioso scoprire la bellezza dell’amore di Dio per tutte le sue creature, come in questa semplice storia missionaria.

La serva Ming
♦ Una ragazza cinese andò a trovare il padre missionario. Gli disse:
“La tua serva Ming vorrebbe, o prete forestiero, che tu le parlassi del tuo Dio, perché ho sentito dire che il tuo Dio non disprezza le donne come me. La serva Ming non viene da una buona famiglia; essa è solo una trovatella, “esposta” tanti anni fa, appena nata. Una donna avara l’ha raccolta e cresciuta, per aver così una serva gratuita e una donna di strada, che porta soldi.
Ecco la mia vita! Ed ora sono venuta a chiederti, prete forestiero, se è vero che il Dio degli uomini dagli occhi rotondi accetta al suo servizio anche la serva Ming.
♦ Il Padre missionario spiegò allora alla ragazza che Gesù si era fatto uomo e che amava immensamente tutti…, anche Maddalena.
La serva Ming cadde allora in ginocchio, posò la fronte contro la terra e rimase così a lungo, ripetendo:
– O Dio sconosciuto, Dio sconosciuto, per la prima volta la povera serva Ming ti ringrazia…
  Prete straniero, concedi alla tua serva una pausa, perché se tu hai ancora verità come questa da dirmi, la tua serva Ming ne muore, perché sono troppo grandi per il cuore d’una povera serva come me!
  E versava lacrime di grande gioia.
(fonte: A. Barth, Enciclopedia Catechetica, Ed. Paoline).

Una Preghiera di Papa Francesco
a conclusione dell’Enciclica “Fratelli tutti”.

Preghiera al Creatore.
♦ Signore e Padre dell’umanità,
che hai creato tutti gli esseri umani con la stessa dignità,
infondi nei nostri cuori uno spirito fraterno.
♦ Ispiraci il sogno di un nuovo incontro,
di dialogo, di giustizia e di pace.
♦ Stimolaci a creare società più sane
e un mondo più degno, senza fame, senza povertà,
senza violenza, senza guerre.
♦ Il nostro cuore si apra a tutti i popoli e le nazioni della terra,
per riconoscere il bene e la bellezza
che hai seminato in ciascuno di essi,
per stringere legami di unità, di progetti comuni,
di speranze condivise. Amen.

Gli ultimi dolorosi risvolti degli eventi internazionali (la fuga dai talebani giunti al potere in Afganistan, il disastroso terremoto in Haiti ….) stanno rendendo più percepibile il bisogno di gridare la fraternità universale: siamo tutti fratelli… Perché è l’amore di Dio a renderci suoi figli e fratelli tra di noi. – – Chiamare qualcuno col dolce nome di “fratello” riempie il cuore di gioia sia di chi chiama sia del chiamato. Nasce una tenerezza sempre nuova. – Purtroppo per fare ciò l’uomo sembra aspettare i disastri, naturali o provocati dall’uomo, i quali, se da una parte mietono dolorosamente vittime e causano distruzione, dall’altra spalancano porte che prima stavano ostinatamente chiuse. E così, succede di assistere ad autentiche gare di vicinanza e solidarietà umana da parte di persone che prima si guardavano con occhio indifferente, se non addirittura diffidente.

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