E’ partito il nostro Don Chisciotte della Mancia, alla ventura del suo mondo immaginario così fantastico. Pur disconoscendo ciò che il destino ha in serbo per lui, si è messo in viaggio, per riparare i torti che ai suoi fedelissimi impone questo mondo barbaro. Così, il nostro cavaliere errante ha irretito con sogni e promesse e poi trascinato con sé gli innocenti del posto, fondando un esercito di Sancio Panza, che sperano di poter mettere un giorno il becco nel governo del regno dell’Isola. Eccolo allora, al comando dei suoi fedeli scudieri, ai quali assegna diversi compiti – a chi quello di palafreniere, a chi di valletto d’armi –, il nostro difensore degli oppressi, inventarsi nemici grandi e piccini. Eccolo correre contro i giganti dalle braccia rotanti, nascostisi dietro le sembianze di mulini a vento, rei d’aver imposto gabelle insostenibili nel suo reame e perciò altresì colpevoli di gravare pesantemente sulla già asfittica economia del posto. Eccolo ancora scagliarsi temerario contro l’esercito dei nemici, fintisi gregge di pecore per poter disturbare indisturbati la quiete pubblica coi propri belati assordanti. Il nostro Cavaliere dalla Trista figura (così si chiamerà a causa della perdita di due denti), prosegue imperterrito, liberando due santi galeotti dall’opprimente prigionia imposta loro dalle guardie. Ma eccolo di nuovo, a lamentarsi del male che gli vogliono gli incantatori, apparsigli sotto le sembianze di tre contadinelle, che portano astio e cattiveria nei suoi confronti. Ce la farà il nostro prode cavaliere, tornato infine al villaggio, a non perire anche questa volta? Non importa.Quel che importa, per il nostro Alonso, è combattere per i propri sogni fino alla fine.
Articoli simili
DEFUNTI OLTRAGGIATI: RITROVARE LE PAROLE DELLA FEDE
A quanto venuto alla luce al cimitero di Tropea nei giorni scorsi circa le tombe di alcuni defunti, oltre a invocare verità e giustizia, occorre riproporre, in semplicità, le parole della fede e la forza convinta della preghiera per un rinnovato suffragio ai defunti e di perdono a “coloro che non sanno quello che fanno” – Dice Gesù: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno”. (Gv 11,25-26) – I cristiani fanno preghiere e gesti sacri per intercedere presso Dio per le anime di tutti coloro che li hanno preceduto nel segno della fede e si sono addormentati nella speranza della risurrezione. «La morte di Cristo ha conferito alla nostra morte un carattere nuovo. – Dio ha convertito la fine in un nuovo inizio, in passaggio alla vita nuova. Ecco perché dobbiamo gettare il nostro cuore oltre il muro della morte, certi della Risurrezione di Gesù.
La meravigliosa strada sconosciuta
Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano Storie belle… per vivere meglio La meravigliosa strada sconosciuta. Gli esploratori, come i ricercatori, sono una risorsa per l’umanità, perché scoprono vie nuove per raggiungere nuove mete. Anche in campo spirituale occorre un po’ di coraggio da esploratori: cercare la via per raggiungere Dio… è quando ciò […]
Domenica 10 ottobre il Rito di Beatificazione del Ven.le Mottola
La celebrazione sarà presieduta, a nome del papa, dal cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi A causa delle previsioni metereologiche, considerate attualmente sfavorevoli, si informa che la celebrazione potrebbe svolgersi anche all’interno della Concattedrale e in tal caso l’accesso sarà riservato, per motivi di sicurezza, solo al clero, ad una rappresentanza […]