Da lunedì 7 giugno 2021
Passano in zona bianca, quella con le minori restrizioni anti Covid, anche Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Il resto dell’Italia rimane in giallo
Un breve video di Tropea, “Capitale della Calabria”.
All’indomani dello spiacevole fatto di cronaca che ha visto coinvolto il candidato al Consiglio comunale della lista “Passione Tropea”, giunge il commento di Alfonso Del Vecchio, figura politica di primo piano nel recente passato della cittadina tirrenica nonché cognato dello stesso Paolo Ceraso. «Non si può ignorare – scrive Del Vecchio – che la comunità tropeana è diventata una comunità difficile, dove essere protagonisti della vita sociale e civile comporta correre altissimi rischi». Secondo Del Vecchio è come una «condanna, che ci portiamo tutti sulle spalle, un bagaglio pesantissimo da cui non riusciamo a liberarci» e non sarà possibile costruire una società nuova se non si innescherà un meccanismo di rivolta in città, «di sgomenta esecrazione, per non diventare tutti vittime dell’angoscia». Quel che serve a Tropea è quindi un «salto di qualità e di cultura, per liberarsi dalla presenza storica di violenza» che negli ultimi anni ha reso la città il sinonimo della «barbarie, sostanzialmente lontana dalla civiltà della convivenza e della solidarietà».
Sfiorata la tragedia a Tropea. Stanotte, infatti, un cornicione si è staccato da uno dei palazzi nobiliari della cittadina tirrenica che danno sul corso principale e per poco non finiva in testa ad una passante. L’edificio in questione è palazzo Toraldo, uno dei più grandi tra quelli presenti nel centro storico di Tropea. Verso le 22, mentre il corso principale era ancora pieno di gente, un pezzo del cornicione si è appunto staccato, andando a finire a qualche centimetro da una turista che passeggiava nei pressi dell’ingresso del negozio di tabacchi.