Fede e dintorni

Quella lampada che accese la luce nel cuore

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Quella lampada che accese la luce nel cuore.

– Tanti poveri non sono solo poveri, ma isolati ed emarginati.
– Santa Teresa di Calcutta ripeteva spesso che i poveri prima di tutto hanno bisogno di Dio, del suo amore reso visibile da persone disposte a vivere accanto a loro. Esse con la semplicità della loro vita esprimono e fanno emergere la forza dell’amore cristiano.
– Dio si serve di tante strade e di infiniti strumenti per raggiungere il cuore delle persone. – Ma a volte occorre usare una dolce insistenza per vincere la paura generata dall’isolamento e da tristi esperienze vissute.
– Non è raro incontrare persone che vivono abbrutite in situazioni di sofferenza e di disperazione; e ciò richiede una bella dose di coraggio e una fantasia d’amore che può dare solo il Signore.
– “I poveri hanno bisogno delle nostre mani per essere risollevati, perché l’essere umano ha sete di dignità e va accolto con tenerezza, sapendo che siamo tutti degli esseri feriti, vulnerabili e fragili. – “Amerai il prossimo tuo come stesso”.  – Ecco una piccola e bella storia dell’amore di Madre Teresa per i poveri.

Madre Teresa l’apostola dei poveri di Calcutta.
♦ Santa Teresa di Calcutta aveva trascorso la prima parte della sua vita religiosa, insegnando ai ragazzi nelle scuole dei ricchi. Ma poi il Signore la chiamò e la inviò in una terra, l’India, tra gli abbandonati, per accendevi il fuoco della carità. Qui divenne l’apostola dei poveri, la madre degli abbandonati.
♦ Madre Madre Teresa sosteneva: “Certo, i poveri si avvicinano a noi anche perché distribuiamo loro il cibo, ma ciò di cui hanno veramente bisogno va oltre il piatto caldo o il panino che offriamo.
I loro cuori vogliono sentire il calore dell’affetto, della nostra presenza per superare la solitudine in cui versano. Hanno bisogno di amore, semplicemente….E nello stesso tempo i poveri ci salvano perché ci permettono di incontrare il volto di Gesù Cristo”.

La lampada che accese la luce nel cuore di un povero.
♦ Una volta, Madre Teresa andò a visitare un vecchio uomo nella sua baracca.
Tutto era in disordine all’interno. Il vecchio viveva solo, triste e arrabbiato.
Così la suora fu ricevuta con freddezza.
♦ Ella disse:”Mi permetta di metter ordine nella sua casa”.
Egli rispose che non lo permetteva.
Ma la suora, con bel fare, prese una scopa e cominciò a spazzare lo sporco più grosso.
Dopo un po’, il vecchio cambiò idea e diede il permesso di spazzare tutta la sua baracca.
♦ Durante la pulizia, la suora trovò una lampada tutta coperta di polvere.
Gli disse: “Perché se ne sta al buio, se ha a disposizione una lampada?
♦ E il vecchio: – Perché accenderla, se non viene nessuno qui?
♦ Ma se qui vieni una suora, lei l’accende?
– Sì.
Da quel giorno in poi la suora, insieme ad una consorella, andava a fargli visita ed egli accendeva la lampada.
♦ Un giorno, Madre Teresa ricevette una lettera che diceva:
La luce si accesa nella mia casa, è più ancora nel mio cuore.

♥ ♥ I poveri hanno più bisogno  del nostro affetto che dell’elemosina. Essi chiedono la nostra presenza per sostenerli nella lotta della vita: “Ero in carcere e mi avete visitato” (Mt 25,36).

“Amerai il prossimo tuo come stesso”…. “L’essere umano ha sete di dignità e bisogna accoglierlo con tenerezza, sapendo che siamo tutti degli esseri feriti, vulnerabili e fragili. – Santa Teresa di Calcutta aveva trascorso la prima parte della sua vita religiosa insegnando ai ragazzi nelle scuole dei ricchi. Ma poi il Signore la chiamò e la inviò in una terra, l’India, tra gli abbandonati, per accendevi il fuoco della carità. E lei lo fece con con una tale carica di umanità da sorprendere il mondo intero.

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