Fede e dintorni

Riconoscere i valori che contano

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Riconoscere i valori che contano.

Una dura lezione che la pandemia del coronavirus ha lasciato è senz’altro quella di dare attenzione ai valori che contano. L’atroce dolore di chi si è visto strappare dal virus, all’improvviso, un proprio caro, senza neppure potergli stare vicino nell’ultimo momento, ha fatto toccare con mano quanto importante sia vivere le relazioni familiari nella ordinarietà del quotidiano, custodendo la salute e il bene dei nostri anziani. Per questo molti porteranno nel tempo lo scrupolo di non averlo fatto.
Ma la dura lezione appresa dal dolore, per tanti (“imbecilli”, li hanno chiamato i media) si è volatilizzata dinanzi alla “libertà riavuta” con la fine del lockdown: la corsa ai vari luoghi di ritrovo e di divertimento senza osservare le dovute attenzioni prescritte ha dimostrato quello che egoisticamente conta per loro, lo sballo. – Il dono della propria salute, il rispetto per quella degli altri, il farsi coraggio reciprocamente a restare forti dinanzi alle varie tentazioni di disobbedire… sono valori che questo momento richiede a tutti noi, lasciando da parte i nostri egoismi.

La tentazione del televisore nuovo.
♦ C’era una volta una donna che si lamentava continuamente col marito per avere un televisore nuovo.
Ma il marito diceva che non era ancora in condizione di poterlo fare.
♦ Nonostante la spiegazione avuta, la donna era sempre di cattivo umore. E questo malumore aveva contagiato tutto l’ambiente familiare.
♦ Un giorno, decise di andare a fare una passeggiata al parco della città insieme al figlio dodicenne, che desiderava pattinare.
E lì, mentre il figlio giocava, la donna vide un ragazzo della apparente età di suo figlio, seduto su una panchina. Il ragazzo sembrava triste. La donna si avvicinò per parlare:
– Non hai i pattini?”, chiese.
Il ragazzo rispose: “Li ho. Ma non voglio giocare”.
– Perché? Che è successo?”, chiese con una certa insistenza la donna.
Il ragazzo, a testa bassa, rispose triste: “Mio padre si è separato da mia madre e ha trovato un’altra donna!”

La donna diventò riflessiva, tornò in sé e pensò: “Io sono così preoccupata per un televisore nuovo e non apprezzo il marito che ho!”.
Quando tornò a casa, lasciò il suo cattivo umore e non si lamentò mai più del televisore vecchio.

Dice Gesù: “Cercate innanzitutto il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte le altre cose vi saranno date in aggiunta”. (Matteo 6, 33)
In questo mese di maggio possiamo guardare alla Madonna per chiedere a Lei aiuto nelle difficoltà: “Non si è mai sentito che qualcuno si è rivolto a Maria Santissima e non sia stato aiutato (San Bernardo).

(Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

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