Fede e dintorni

Solennità dell’Immacolata 2021

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Solennità dell’Immacolata 2021.

– Anche quest’anno la solennità dell’Immacolata, celebrata oggi 8 dicembre 2021, avviene nelle ristrettezze causate dal coronavirus con le sue varianti e quindi con i limiti imposti dalle autorità civili e religiose.
– Lo stesso Papa Francesco ha notificato per tempo che non sarà presente all’annuale celebrazione in piazza di Spagna in onore dell’Immacolata per evitare possibili assembramenti: ma farà un atto di devozione personale.
– Eppure il contagio del virus Covid-19 è in grado di illuminarci sul mistero della Immacolata: ella sola tra gli esseri umani è stata preservata dal virus del peccato originale, una condizione che l’ha rivelata all’umanità come “amata da Dio, piena di grazia, tutta bella”, “tutta santa”.
– Maria è sopra ogni altra creatura. Mai è stata toccata dal peccato. E questo in previsione che sarebbe diventata la Madre del Figlio di Dio.
– Questa posizione, però, non l’ha inorgoglita o chiusa al resto dei contagiati, ma  ce la presenta come Colei che è stata degna madre, e che ora ci aiuta a liberarci dalle catene dei vizi e dal veleno del peccato, eredità del virus “originale”. – Perché ella è Madre di misericordia: taglia il pane della misericordia e lo dà ai suoi figli (Siam peccatori, ma figli tuoi!). – E’ come se tagliasse una parte di sé per darla a noi, perché Ella ha pietà di tutto il mondo. – E noi, nel pregare ogni giorno con le parole dell’Angelus, confermiamo il nostro stupore davanti all’opera di Dio in Maria.

La solennità dell’Immacolata Concezione di Maria che si celebra oggi, 8 dicembre, la Chiesa la celebra nove mesi prima della natività di Maria (8 settembre). – La Festa fu approvata nel 1476 da papa Sisto IV e poi stabilita per tutta la Chiesa da Clemente XI nel 1708.
– Si tratta del fatto che Maria per singolare privilegio fu preservata da ogni macchia di peccato fin dal primo istante della sua vita. – Amata da Dio, piena di grazia, tutta bella”, “tutta santa”, Maria è sopra di ogni altra creatura. Mai è stata toccata dal peccato.

Dal Vangelo (Lc 1,26-38).
♦ In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te”.
♦ A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”.
♦ Allora Maria disse all’angelo: “Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?”. Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio”.
Allora Maria disse: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. E l’angelo si allontanò da lei (Lc 1,26-38).

Un sogno d’amore.
♦ E’ quello che viene descritto nella lettera agli Efesini (1,3ss) che la liturgia propone oggi come seconda lettura.
E’ un inno di lode, di gloria, di benedizione che celebra il “disegno” di Dio sull’umanità:
“Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione…In Gesù ci ha scelti…per essere santi, immacolati…predestinandoci ad essere figli”.
Un sogno, un progetto che trova in Maria il suo modello: santa e immacolata.

Un sogno infranto.
♦  A infrangere questo sogno fu il peccato di Adamo ed Eva, che la liturgia ci presenta come prima lettura.
Al sogno di Dio – purtroppo – c’è sempre la libertà dell’uomo e della donna di dire di no. E il peccato originale diventò come un virus destinato a contagiare l’umanità di ogni tempo.

Maria, il recupero del sogno.
Nel “si” di Maria, Dio recupera il sogno originale e prepara il “terreno” perché il suo unigenito Figlio Gesù possa farsi uomo nel grembo di una Donna. Un “si” che giunge dopo un momento di titubanza, smarrimento ma che alla fine cede perché all’Amore che chiede, non si può che rispondere con un amore che si rende disponibile.
Maria, la piena di grazia, la tutta bella, la tutta pura, la tutta santa: in lei brilla la bellezza di Dio. Lei diventa il capolavoro dell’amore di Dio.

Come lei, tutti.
Ma “tutti siamo predestinati”, tutti ricolmati di ogni benedizione, tutti scelti per essere santi e immacolati.
La Vergine Maria, dunque, non va solo “ammirata” con tenerezza e stupore, ma chiede di essere “imitata” affinché la bellezza di Dio possa splendere sulla terra grazie ai tanti “sì” che uomini e donne d’oggi continuano sull’esempio e per intercessione di Maria, l’Immacolata, a pronunziare.

Preghiera di Papa Francesco all’Immacolata 8 dicembre 2017 – Roma

Vergine Santa e Immacolata,
a Te, che sei l’onore del nostro popolo
e la custode premurosa della nostra città,
ci rivolgiamo con confidenza e amore.

Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
Il peccato non è in Te.
Suscita in tutti noi un rinnovato desiderio di santità:
nella nostra parola rifulga lo splendore della verità,
nelle nostre opere risuoni il canto della carità,
nel nostro corpo e nel nostro cuore abitino purezza e castità,
nella nostra vita si renda presente tutta la bellezza del Vangelo.

Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
La Parola di Dio in Te si è fatta carne.
Aiutaci a rimanere in ascolto attento della voce del Signore:
il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti,
la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno non ci trovi distratti,
la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano,
ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata e venerata.

Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
In Te è la gioia piena della vita beata con Dio.
Fa’ che non smarriamo il significato del nostro cammino terreno:
la luce gentile della fede illumini i nostri giorni,
la forza consolante della speranza orienti i nostri passi,
il calore contagioso dell’amore animi il nostro cuore,
gli occhi di noi tutti rimangano ben fissi là, in Dio, dove è la vera gioia.

Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
Ascolta la nostra preghiera,
esaudisci la nostra supplica:
sia in noi la bellezza dell’amore misericordioso di Dio in Gesù,
sia questa divina bellezza a salvare noi,
la nostra città, il mondo intero. Amen.

(fonte: cf vaticannews.va/it-festività).

La solennità dell’Immacolata anche quest’anno 2021 avviene nei limiti imposti dalle autorità civili e religiose per la persistenza del contagio del coronavirus nelle sue varianti. Papa Francesco, di ritorno dal viaggio apostolico in Cipro e in Grecia, ha notificato per tempo che anche quest’anno non sarà presente all’annuale celebrazione in piazza di Spagna in onore dell’Immacolata per evitare possibili assembramenti: ma farà un atto di devozione personale. – Il contagio del virus Covid-19, oltre a farci soffrire, è in grado di illuminarci sul mistero della Immacolata: ella è stata completamente libera dal “virus del peccato originale”: perciò è la tutta bella”, la “tutta santa”. – Noi cristiani, guardando all’Immacolata, sentiamo che il compimento della nostra vita sta nel riconoscerci benedetti da Dio, da lui scelti per essere santi e immacolati alla sua presenza. – Il serpente tentatore ci lascia soli davanti a noi stessi e al nostro fallimento. Maria ci fa stare davanti a Dio. Lì c’è tutta la nostra gioia.

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