Fede e dintorni

Stille Nacht, Heilige Nacht

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Stille Nacht, Heilige Nacht.

– Il mondo senza la musica sarebbe un mondo senz’anima, senza festa. E i canti natalizi sono parte insostituibile della festa.
– La storia di Stille Nacht, heilige Nacht, il dolcissimo canto di Natale, ha origini molo umili e semplici. La nascita del canto “Stille Nacht” (da noi cantato come “Astro del ciel…) rivela che quando un canto nasce da un cuore generoso diventa un mezzo formidabile per comunicare bontà e gioia.
– Che dire: questo canto, tradotto e adattato in quasi tutte le lingue del mondo, fa subito respirare la magica atmosfera dell’intimità del Natale.
– Anche in questo tempo di pandemia esso è capace di spalmare nell’anima una tenerezza incredibile: è la carezza di Gesù Bambino.
– Dio si fa come noi, per farci come Lui e con Lui c’è gioia e luce per tutti.
– Notte silenziosa, notte sacra: Cristo, il Salvatore del mondo è qui!

♦ Nel piccolo paese di Obendorf, in Austria, un giovane sacerdote, padre Mohr, stava dando le ultime istruzioni ai bimbi e ai piccoli pastori per provare il canto da eseguire nella notte di Natale. Tra le navate silenziose si spandeva l’eco di un vocio allegro e di piccole risatine.
“Buoni, silenzio! Incominciamo!”.
Ma appena padre Mohr appoggiò il dito sulla tastiera dall’interno dell’organo uscì uno strano rumore, poi un altro e un altro ancora.
“Strano”, pensò il giovane prete. Aprì la porticina dietro l’organo e dieci, venti topi schizzarono fuori inseguiti da un gatto.
Povero padre Mohr. Si voltò a guardare il mantice: completamente rosicchiato e fuori uso.
“Pazienza”, pensò, “faremo a meno dell’organo”.
Ma anche i piccoli cantori all’apparire dei topi e del gatto si erano scatenati in una furibonda caccia. Ed ora non c’era più nessuno. Con l’organo in quelle condizioni e il coro dileguato dietro ai topi, addio canto di Natale.

Fu un momento di grande sconforto per padre Mohr. Mentre, davanti all’altare maggiore si chinava nella genuflessione gli venne in mente l’amico Franz Gruber il maestro elementare che, oltre ad essere un discreto organista, se la cavava bene nel pizzicare le corde della chitarra.
Quando padre Mohr lo raggiunse alla sua casa, Gruber stava correggendo i compiti degli scolari al debole chiarore di una lucerna.
– “Bisogna inventare qualche cosa di nuovo per la messa di mezzanotte, un canto semplice che accompagnerai con la chitarra. Qui ho scritto le parole: sta a te vestirle di musica… Ma in fretta mi raccomando!
Uscito padre Mohr, Gruber prese subito in mano la chitarra e dopo aver scorso il testo lasciatogli dal prete cominciò a cercare tra le corde le note più semplici.

♥ A mezzanotte in punto,del 24 dicembre 1818, la chiesa parrocchiale traboccava di fedeli. L’altare maggiore era tutto sfolgorante di lumi e di candele accese. Padre Mohr celebrava la S. Messa.
Dopo aver proclamato il vangelo di Luca che narra la nascita del Salvatore si avvicinò, con il maestro Gruber al presepio e con la voce tremante intonarono: “Stille Nacht, Heilige Nacht (Notte silenziosa, Notte santa) … ”.
Nelle navate della chiesa si persero nel silenzio le ultime parole del canto…
 Subito dopo l’intero villaggio le ripeteva davanti a Gesù, come la schiera degli angeli del vangelo di Luca.
E da allora non si è più smesso di cantarlo, non solo ad Obendorf ma in tutto il mondo.
È diventata una delle musiche più care del Natale.
♦ E di padre Mohr e di Franz Gruber che ne è stato? Nessuno dei due ebbe il modo di rendersi conto di quanto hanno donato al mondo senza aver avuto in cambio nulla.

Strofe originali in tedesco                                                                                 Traduzione in italiano

Stille Nacht, heilige Nacht!
Alles schläft, einsam wacht
Nur das traute hochheilige paar
Holder Knabe im lockigen Haar
Schlaf in himmlischer Ruh!
Schlaf in himmlischer Ruh!
Notte silenziosa, notte sacra!
Tutto dorme, veglia in disparte
Solo la santissima coppia
Bimbo grazioso con i capelli ricci
Dormi in pace celeste!
Dormi in pace celeste!
Stille Nacht, heilige Nacht!
Hirten erst kundgemacht
Durch der Engel Halleluja
Tönt es laut von fern und nah
Christ, der Retter ist da!
Christ, der Retter ist da!
Notte silenziosa, notte sacra!
Prima annunciato ai pastori
Attraverso l’alleluja degli angeli
Risuona forte da lontano e vicino
Cristo, il Salvatore è qui!
Cristo, il Salvatore è qui!
Stille Nacht, Heilige Nacht!
Gottes Sohn, oh, wie lacht
Lieb’ aus deinem göttlichen Mund
Da uns schlägt die rettende Stund
Christ, in deiner Geburt!
Christ, in deiner Geburt!
Notte silenziosa, notte sacra!
Figlio di Dio, oh, come ride
L’amore dalla tua bocca divina
Ora per noi batte l’ora della salvezza
Alla tua nascita, Cristo!
Alla tua nascita, Cristo!

Dio si fa come noi, per farci come Lui. Gioia e luce per tutti.
Nascerà per noi un bambino e il suo nome sara`: Dio potente; in lui saranno benedette tutte le stirpi della terra. – O Emmanuele, Dio con noi, attesa dei popoli e loro liberatore: vieni a salvarci con la tua presenza.
Perciò in questo Natale una grande gioia si leverà dal volto e dal cuore di tutti gli uomini.
Vieni, Signore Gesù, a sanare i nostri cuori con la misericordia del Padre, e concedi a noi di essere creature nuove.

Questo canto, tradotto e adattato in quasi tutte le lingue del mondo, fa subito respirare la magica atmosfera dell’intimità del Natale. La sua origine fu una improvvisazione nella notte di Natale con il piccolo coro della parrocchia e gli autori furono il parroco padre Mohr e l’amico Franz Gruber maestro elementare che suonava la chitarra. – Una umile origine, ma quanta gioia ha portato e continua continua a portare questo dolcissimo canto! – Anche in questo tempo di pandemia esso è capace di spalmare nell’anima una tenerezza incredibile: è la carezza di Gesù Bambino soprattutto a chi è nella sofferenza.

Condividi l'articolo