Fede e dintorni

Teresita piccola missionaria di Gesù

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Teresita, piccola missionaria di Gesù.

– In questo ottobre missionario si moltiplicano sul web le storie di piccole grandi anime che conquistano il cuore degli adulti. Saranno proprio i bambini ad evangelizzare gli adulti.
– La piccola Teresita Castillo de Diego a Madrid desiderava moltissimo ricevere l’attestato che ella era una piccola missionaria con la sua sofferenza, con la sua preghiera. – Ebbene, prima di morire a 10 anni a Madrid, ha sognato Carlo Acutis, il piccolo grande Beato dei giovani.
– La piccola soffriva di cancro e aveva espresso il desiderio di essere registrata ufficialmente come missionaria della Chiesa cattolica, cosa che le è stata concessa dall’arcidiocesi della capitale spagnola.
Teresa de Diego, madre della bambina, che era nata in Russia ed era stata adottata a 3 anni, ha parlato della figlia e del suo rapporto con Dio: “Ho visto tutto questo come qualcosa venuto da Dio. Fin dalla prima operazione di Teresa c’è stata molta gente che ha pregato per mia figlia, come anche grandi dimostrazioni d’affetto. Molte persone si sono sentite toccate dalla testimonianza di Teresita. E Dio mi ha dato molta forza…Ha affrontato il dolore con molta fermezza. Sembrava una crocifissa. Si comunicava tutti i giorni e pregava con il sacerdote… – Ho visto nella malattia di mia figlia un martirio, e ogni volta che entrava nella sala della terapia intensiva era come salire sul Calvario. Non riusciva più a parlare, ma sapevo che mia figlia offriva tutta la sua sofferenza”.

La bella storia di Teresita «felice per sempre».
La piccola missionaria di Gesù.

♦ Era il 7 marzo 2021 quando moriva a Madrid la piccola Teresita Castillo de Diego, una bambina di 10 anni, di cui cinque vissuti combattendo
un tumore al cervello.
♦  Nata in Siberia, arrivò in Spagna in adozione all’età di 3 anni. Era socievole e accogliente, amava salutare tutti, soprattutto i sacerdoti. Frequentava fedelmente la Messa in famiglia e a scuola, ricevendo con gioia la santa Comunione. ♦ La bambina aveva un sogno: diventare missionaria. Un sogno che si è realizzato in occasione dell’ennesimo ricovero, in quegli ultimi giorni che sono stati il luminoso epilogo di una vita breve ma straordinaria.

♦  L’11 febbraio, festa della Vergine di Lourdes e Giornata mondiale del malato, nella sua ultima degenza all’ospedale “La Paz”, ebbe la visita del Vicario episcopale di Madrid, don Ángel Camino, al quale espresse il suo desiderio.
In una sua commossa testimonianza don Ángel racconta gli avvenimenti, le parole di Teresita piene di fede, il suo volto luminoso, le preghiere dette insieme, le foto scattate dalle infermiere.
♦ Il sacerdote, ispirato, risponde alla richiesta: «Teresita, ti costituisco in questo stesso momento missionaria della Chiesa, e questo pomeriggio ti porterò il documento che lo attesta e la croce della missionaria».
La piccola dice: «Padre Ángel, sai una cosa? Io prego perché molti bambini conoscano Gesù».

Seguirono giorni di dolore, resi più pesanti dalla positività sua e della mamma al coronavirus e dalla difficoltà a deglutire. Tutto vissuto come offerta. Aveva detto: «Sto offrendo la malattia di questi giorni per la gente; ad esempio per i sacerdoti e per coloro che stanno male… Vorrei portare gli altri a Gesù, ai bambini che non lo conoscono, così che vadano al cielo felici per sempre».

♦ Ora Teresita è in cielo, finalmente «felice per sempre», e le missioni hanno un’altra piccola patrona.
Nel poco tempo che le è stato concesso ha seminato una quantità di bene che solo il tempo potrà mostrare.
La sua testimonianza ha segnato credenti e non credenti, e si è diffusa in poco tempo nel mondo delle missioni spagnole che già la considera “nuova protettrice per i bambini in missione”.
(fonte: don Pietro Roberto Minali, ssp, in la domenica.it)

La piccola Teresita Castillo de Diego a Madrid desiderava moltissimo ricevere l’attestato che ella era una piccola missionaria con la sua sofferenza, con la sua preghiera. E l’ha ottenuto dalla diocesi che la proporrà a modello dei bambini missionari. – Belleno e tenero accogliere l’angelico sorriso di Teresita, il giorno della prima Comunione e nel letto d’ospedale, con l’attestato e la sua «Croce della missionaria».

Condividi l'articolo