Attualità Fede e dintorni

Tra Pentecoste e Babele

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

 

Tra Pentecoste e Babele.

Non è un mondo semplice il nostro. Emerge di giorno in giorno, sempre più il caos che c’è nel cuore dell’uomo e che si riversa sulla natura. Gli uomini non si comprendono tra loro e aumenta il disagio in tutto il mondo. Anche quando si tratta di religione.  – La Pentecoste richiama tutti gli uomini a non mettere se stessi al centro dell’universo, ma di ritrovarsi tutti uniti intorno a chi ha creato l’universo e i suoi abitanti. Sembra chiaro ormai: o Pentecoste  oppure Babele. Non c’è via di uscita. Qualsiasi iniziativa, anche la più spirituale, rischia di diventare Babele se è improntata al proprio egoismo e non persegue la gloria di Dio e il bene della umanità.

Dagli Atti degli Apostoli (At 2,1-11).
♦ 
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
♦ Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua.
Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotàmia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».

Pentecoste per vivere in maniera nuova
Vieni, Santo Spirito, … Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa. – Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. –
Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato.

Solo la Pentecoste può far superare la Babele o caos di ogni tempo. I costruttori della torre di Babele non erano degli atei che volevano sfidare il cielo, ma uomini pii e religiosi che volevano costruire uno tempio grande. Dov’è il loro peccato? Sta nel fatto che essi volevano costruire un tempio alla divinità, ma non per la gloria della divinità; per diventare famosi e farsi un nome, non per fare un nome a Dio.
In questo senso, Dio è «strumentalizzato, deve servire alla loro gloria». Al contrario, gli apostoli, a Pentecoste, iniziano a costruire una città e una torre, la città di Dio che è la Chiesa, ma non più per farsi un nome, ma per farlo a Dio. (padre Raniero Cantalamessa).

Lo Spirito Santo opera la Pentecoste e la Pentecoste diventa l’inizio della Chiesa, nuova umanità. Ora la ragion d’essere della Chiesa è l’evangelizzazione, portare la Buona Novella che è Cristo. Evangelizzare è la missione della Chiesa, non solo di alcuni, ma la mia, la tua, la nostra missione. La Chiesa esiste per evangelizzare.
È lo Spirito Santo che, oggi come agli inizi della Chiesa, opera in ogni evangelizzatore che si lasci possedere e condurre da Lui, che gli suggerisce le parole che da solo non saprebbe trovare, predisponendo nello stesso tempo l’animo di chi ascolta perché sia aperto ad accogliere la Buona Novella e il Regno annunziato.
♦ Se davvero vogliamo portare la Buona Notizia al nostro mondo, occorrerà aprirsi con decisione all’orizzonte dello Spirito di Dio, senza avere timore di che cosa ci chieda e dove ci guidi. Affidiamoci a Lui! Lui ci renderà capaci di vivere e testimoniare la nostra fede, e illuminerà il cuore di chi incontriamo, rinnovando l’esperienza della Pentecoste.

O Pentecoste oppure Babele. Non c’è via di uscita. Qualsiasi iniziativa, anche la più spirituale, rischia di diventare Babele se è improntata al proprio egoismo e non persegue la gloria di Dio e il bene della umanità. – Spirito Santo, vieni col tuo santo fuoco e distruggi ogni malvagità nel cuore dell’uomo. Fa’ che tutti possiamo vivere per Dio, che ci ha creati per la piena felicità.

Condividi l'articolo