Fede e dintorni

Un anno dedicato a S. Ignazio di Loyola

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Un anno dedicato a S. Ignazio di Loyola.

Ignatius500 – Giorno 20 maggio è stato inaugurato l’Anno dedicato al fondatore della Compagnia di Gesù, S. Ignazio di Loyola.
– Già soldato, rimase ferito nell’assedio di Pamplona, in Spagna, e quella ferita convertì Ignazio, perché nella lunga convalescenza ebbe modo di leggere, riflettere e soprattutto decidere il suo nuovo futuro.
– Scrive papa Francesco in un tweet: «In questo 500° anniversario della ferita di sant’Ignazio a Pamplona, invito tutti a unirsi a questo cammino di conversione con il pellegrino Ignazio, affinché possiamo essere rinnovati e vedere nuove tutte le cose in Cristo».
– Con questo tweet, postato nella mattina del 20 maggio sull’account @Pontifex, Papa Francesco si è unito alle celebrazioni con cui in giornata si è aperto l’Anno ignaziano, indetto per commemorare la conversione del santo fondatore della Compagnia di Gesù.

“Ignatius500” sarà un anno intenso dedicato S. Ignazio di Loyola, con il motto: «Vedere nuove tutte le cose in Cristo». Momento centrale di questo tempo — che si concluderà il 31 luglio 2022, festa liturgica del santo — sarà il 12 marzo del prossimo anno, in occasione del IV centenario della canonizzazione di Ignazio di Loyola, che venne iscritto nell’albo dei santi insieme con Francesco Saverio, Teresa di Gesù, Isidoro Labrador e Filippo Neri. Ne ha sottolineato il valore e il significato il preposito generale Arturo Sosa Abascal, in una lettera rivolta a tutti i gesuiti il 27 settembre 2019.

♦ L’Anno è all’insegna della conversione, ispirata dall’esperienza personale del santo. Si vuole infatti ricordare quel momento privilegiato in cui lo Spirito Santo ispirò a Ignazio la decisione di seguire Cristo, e approfondire la comprensione di questa via pellegrina per “trarne frutto”. Proprio per questo, si tratterà di un’occasione privilegiata per ascoltare soprattutto il grido dei poveri e degli esclusi, di coloro la cui dignità è calpestata.

♦ L’apertura ufficiale è avvenuta giovedì 20 maggio contemporaneamente in due luoghi simbolo: Pamplona e Roma.
Nella città della “Navarra spagnola”, nel pomeriggio, il preposito generale ha celebrato la messa nella cattedrale.
A Roma, invece, si è tenuto un convegno organizzato dall’istituto di spiritualità della Pontificia università Gregoriana.
Sempre a Roma, in serata, nella chiesa del Gesù si è tenuta una veglia di preghiera.
Il 23 maggio (su tre fusi orari differenti: Manila, Roma, New York) si è tenuta la preghiera internazionale in streaming «Pilgrims with Ignatius».

Molti gli appuntamenti ancora in programma.
♦ Il 30 maggio, a Roma, è in programma un evento per i giovani sul tema «Da Pamplona a Roma, sui passi di sant’Ignazio».
♦ Il 29 giugno è la volta di «Luci di speranza»: una preghiera per affidare a Dio il cammino della provincia euro-mediterranea della Compagnia di Gesù, nell’anniversario del giorno in cui Ignazio cominciò a riprendersi dopo la ferita che aveva messo in pericolo la sua vita.

♦ Nei giorni 20-30 luglio si svolgerà il campo estivo itinerante per giovani, sulle montagne del nord dell’Albania.
♦ Il 31 dello stesso mese si terranno celebrazioni in tutto il mondo, nella ricorrenza liturgica del santo.
♦ Il 12 marzo 2022, nell’anniversario della canonizzazione, è previsto un pellegrinaggio a La Storta e una messa nella chiesa del Gesù in Roma.

Tutti gli eventi di Ignatius500 potranno essere seguiti in streaming sul sito www.ignatius500.global/live.
L’auspicio è che quest’Anno ignaziano, come recita la preghiera diffusa nell’occasione, «aiuti a conoscere più chiaramente Gesù, povero e umile, ad amarlo più fraternamente e a seguirlo più da vicino».

(fonte: cf L’Osservatore Romano, 20 maggio 2021, con adattamenti).

Ignatius 500 – E’ partito lo scorso 20 maggio l’anno ignaziano: il 500° anniversario della ferita di sant’Ignazio a Pamplona invita tutti a unirsi nel cammino di conversione con il pellegrino Ignazio di Loyola, affinché tutti possiamo essere rinnovati e vedere nuove tutte le cose in Cristo. – La decisione di seguire Cristo e approfondire la comprensione di questa via pellegrina per “trarne frutto sarà per tutti noi un’occasione privilegiata per ascoltare soprattutto il grido dei poveri e degli esclusi, di coloro la cui dignità è calpestata.

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