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Un’eccellenza il reparto di dialisi dell’ospedale di Tropea

Un’opportunità per far trascorrere una vacanza ai pazienti più fragili

Il dott. Pugliese: «Abbiamo avuto il privilegio di ospitare venti pazienti provenienti dall’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze». La dott.ssa Manescalchi: «Abbiamo trovato in questo territorio tutta l’accoglienza che il sud Italia sa offrire»

«Abbiamo trovato grande collaborazione ed efficienza sia da un punto di vista amministrativo che professionale. I colleghi medici e infermieri sono stati splendidi perché ci hanno offerto su un piatto d’argento tutto quello di cui avevamo bisogno. Quindi abbiamo trovato in questo territorio tutta l’accoglienza che il sud Italia sa offrire e di questo vi ringraziamo». Sono le parole al miele della dottoressa Federica Manescalchi, responsabile della struttura semplice di nefrologia e dialisi dell’ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze, sul reparto di dialisi dell’ospedale di Tropea che ha ospitato venti pazienti provenienti dal nosocomio toscano per fargli trascorrere una vacanza nella Perla del Tirreno. «Noi – ha spiegato la dott.ssa Manescalchi – da molti anni scegliamo una località di vacanza dove portiamo i nostri pazienti con una modalità organizzativa particolare attraverso la convenzione tra le due ASL che permette ai pazienti di essere seguiti dal proprio personale medico e infermieristico. E questo fa sì che anche i pazienti più fragili possano trascorrere un periodo di vacanza». Il dott. Antonio Pugliese, responsabile del reparto dialisi dell’ospedale di Tropea, ha espresso la propria soddisfazione per aver ospitato i pazienti provenienti dall’ospedale di Santa Maria Nuova, segno che «anche la Calabria può offrire servizi all’altezza della situazione». Nel giorno dei saluti, “un arrivederci”, e dello scambio dei regali, presenti tra gli altri il personale medico e infermieristico, i delegati dell’associazione ANED, Rossella Iannelli e Nino Valeri; Concetta Vazzana e Mario Rossi, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione onlus S.A.N.I di Firenze; Nunzia Pensabene, consigliere con delega ai servizi sociali del comune di Tropea. La dottoressa Manescalchi, a margine dell’incontro, ha voluto elogiare la struttura turistica che li ospitati, senza nominarla. «Abbiamo trovato un’accoglienza splendida. A mezzanotte, tutte le sere, quando siamo rientrati dalla dialisi, il personale e i pazienti hanno trovato una cena calda, cucinata al momento. Un servizio perfetto e il tutto fatto con garbo. Questo fa onore al vostro territorio». Sempre la dott.ssa Manescalchi nel corso dell’incontro ha voluto ricordare con orgoglio che l’ospedale Santa Maria Nuova è stato fondato da Folco Portinari, il “babbo” della Beatrice amata da Dante Alighieri. «Il terreno su cui è stato fondato il primo ospedale – ha raccontato Manescalchi -, che era dedicato all’assistenza delle donne povere, era sul terreno acquistato da Folco Portinari. Inoltre l’ospedale di Santa Maria Nuova ha una lunga storia: è stato il primo in Europa dove è stato fatto un codice igienico, dove è stato deciso che ogni paziente aveva diritto ad un letto e dove è stata istituita una valutazione dietetica».

Di seguito il video in HD dell’incontro all’ospedale di Tropea

 

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Redazione
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