Fede e dintorni

Uomo non divida ciò che Dio ha congiunto

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

L’uomo non divida ciò che Dio ha congiunto.

– La Bibbia oggi ci presenta il progetto divino dell’unione sponsale fra l’uomo e la donna. I due saranno un’unica carne, chiamati a manifestare la pienezza di comunione al cospetto di Dio Trinità, che è comunità d’Amore.
– Ma l’unione indissolubile tra l’uomo e la donna è stata sempre minacciata e danneggiata, con comportamenti e leggi che hanno permesso il divorzio.
– Gesù, interrogato sull’argomento, non entra in disputa con i farisei su questo tema, ma ribadisce il progetto originario di Dio: l’uomo non divida ciò che Dio ha congiunto.
– L’uomo non separi quello che Dio ha congiunto… Fin dal principio Dio congiunge le vite! “Questo è il suo nome: “Dio congiunge”, come una profezia di comunione e di legame. Fa incontrare le vite, le unisce. Invece il nome del suo nemico, nemico dell’amore e della vita, è esattamente l’opposto: il diavolo, cioè Colui-che-separa.
– Stando insieme e amando come Dio ama, riconosciamo che il matrimonio e la famiglia sono un bene sommo da custodire, da coltivare, per cui pregare. – Per il credente amarsi nel matrimonio per tutta la vita, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, sull’esempio di Gesù che ha dato la vita per noi diventa “Sacramento”.

Dal Vangelo di questa domenica (Mc 10,2-16)
♦ In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie.
Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?».
Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
♦ Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
♦ A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento.
E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
♦ Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
♦ E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

Uomo e donna nel progetto divino.
♦ Gesù nel Vangelo richiama i farisei di ieri e di oggi all’intenzione originaria di Dio creatore sul matrimonio e sulla famiglia.
♦ Egli, infatti, rivela il cuore di Dio, sempre tanto paziente nel sopportare il cuore umano indurito, come emerge dalla legislazione mosaica: essa, più che legittimare il divorzio, mirava a mitigarne le conseguenze.
Nell’unione indissolubile del matrimonio brillano, folgoranti, l’immagine e la somiglianza poste da Dio nell’uomo e nella donna e Gesù spiega e chiarisce la volontà del Creatore. Gesù ci ricorda che il matrimonio-sacramento è unico e indissolubile e, quindi, «l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
♦ Gli sposi sono chiamati a mettersi nelle mani del Signore, come i bambini, ai quali appartiene il regno di Dio.
L’atteggiamento di Gesù con i bambini fa trasparire la fiducia con la quale bisogna ricevere Dio come Padre (Abbà), la protezione e la sicurezza della paternità divina. – Ripartiamo dall’Eucaristia che ci rende una sola carne con Cristo.
(don Francesco Dell’Orco).

L’uomo non separi quello che Dio ha congiunto. Fin dal principio Dio congiunge le vite! Questo è il suo nome: “Dio congiunge”, come una profezia di comunione e di legame. Fa incontrare le vite, le unisce, collante degli atomi e del cosmo. Invece il nome del suo nemico, nemico dell’amore e della vita, è esattamente l’opposto: il diavolo, cioè Colui-che-separa.
Gesù getta le basi per la nostra libertà: il mio comportamento non è chiamato ad adeguarsi ad una legge esterna all’uomo, ma a quella norma interna che riaccende il volto, protegge il sorriso e il sogno di Dio.
Allora se non ti impegni a coltivarlo, se non ricuci gli strappi, se il tuo amore negli anni si è fatto duro e aggressivo invece che dolce e umile, tu stai ripudiando il sogno di Dio, sei già adultero nel cuore. (Ermes Ronchi).

Una vita in comunione di amore.
♦  “Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò”. Gesù ci ha rivelato che Dio non è solitudine, solitario, ma comunione di tre Persone che si vogliono bene, che ci vogliono bene.
♦ In Dio c’è comunione di amore, di collaborazione, di sapienza. Dio fece bene ogni cosa e si è fatto uomo per salvarci.
Noi, creati a immagine e somiglianza di Dio, realizziamo il progetto originario del Creatore vivendo come Lui.
L’amore di Dio non è a tempo, o a termine, è amore eterno nella Trinità e verso di noi.
Nel matrimonio amarsi per tutta la vita, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, sull’esempio di Gesù che ha dato la vita per noi, dovrebbe essere la via e la meta ordinaria. In tal senso parliamo di “Sacramento”.
Stando insieme e amando come Dio ama, riconosciamo che il matrimonio e la famiglia sono un bene sommo da custodire, da coltivare, per cui pregare. La buona volontà dei coniugi e la grazia del Signore vengono in aiuto alla umana debolezza.
(P. Nicola Fiscante, missionario redentorista).

Per la preghiera.
♦ O Padre, dona alle nostre famiglie la capacità di rinnovare sempre l’impegno di amore fedele e perenne, e a trovare in esso la serenità nei momenti difficili della vita.
♦ O Dio, illumina e fortifica l’amore che noi cerchiamo di vivere nelle nostre famiglie: fa’ che si rafforzi l’amore fedele e perenne al quale tu ci chiami.
♦Signore, i giovani, che si preparano al matrimonio, non si chiudano nel benessere materiale, ma progettino una casa aperta alla generosità e allo spirito di servizio nella società e nella Chiesa.
♦Signore, i governanti riconoscano, rispettino e promuovano i diritti della famiglia, realizzando efficaci politiche a lei rivolte.

4 ottobre – Preghiera a san Francesco.
♦ Perché l’Italia, sostenuta dall’intercessione del santo patrono Francesco d’Assisi, si presenti al mondo come una terra e un popolo di giustizia e pace
O Serafico san Francesco, Patrono d’Italia,
che rinnovasti il mondo nello spirito di Gesù Cristo,
ascolta la nostra preghiera. Tu che per seguire fedelmente Gesù abbracciasti volontariamente la povertà evangelica, insegnaci a distaccare il nostro cuore dai beni terreni per non divenirne schiavi.
Tu che vivesti nell’ardente amore di Dio e del prossimo, ottienici di praticare la vera carità e di avere un cuore aperto a tutte le necessità dei nostri fratelli.
Tu che conosci le nostre ansie e le nostre speranze, proteggi la Chiesa e la nostra Patria e suscita nel cuore di tutti propositi di pace e di bene. Amen.

La Bibbia ci presenta il progetto divino dell’unione sponsale fra l’uomo e la donna. I due saranno un’unica carne, chiamati a manifestare la pienezza di comunione al cospetto di Dio Trinità, che è comunità d’Amore. – Ma l’unione indissolubile tra l’uomo e la donna è stata sempre minacciata e danneggiata, con comportamenti e leggi che hanno permesso il divorzio. – Gesù, interrogato sull’argomento, non entra in disputa con i farisei su questo tema, ma ribadisce il progetto originario di Dio: l’uomo non divida ciò che Dio ha congiunto. – L’uomo non separi quello che Dio ha congiunto… Dio fin dal principio Dio congiunge le vite!… Il diavolo pensa a dividerle.

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