Fede e dintorni

Chi ha ragione?

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Chi ha ragione?

– E così la tenuta guerra è scoppiata, l’invasione dell’Ucraina è in corso e chissà come andrà a finire. Pensavamo che era impossibile, invece…
– Chi ha ragione? Sembra facile dirlo. Ma ogni parte è pronta a far valere la sua ragione. Può sembrare incredibile. Ma sarà così. E intanto la situazione di guerra e di violenza lascerà morti, distruzione e amarezze senza fine.
– Papa Francesco ha lamentato come popoli che si professano cristiani siano così pronti a darsi guerra, invece di cercare il dialogo e la pace.
– Ora mentre noi preghiamo e speriamo che la situazione internazionale ritorni ad una normalità accettabile, potremmo tentare di accogliere la dura lezione per verificare le nostre relazioni .
– Riusciamo ad immaginare quanti litigi non risolti sono intorno a noi? E ci ricordiamo ancora di quelli che hanno avuto protagonisti noi stessi? – Forse li abbiamo dimenticati, perché alla fine non erano così importanti. – E il lato doloroso è che hanno lasciato in noi sospetti e divisioni: a volte, presi dalla voglia di avere ragione, abbiamo dimenticato di riconoscere il nostro torto. – Forse,  perché le nostre ragioni siano fatte valere, è necessario riconoscere i nostri torti.- La graziosa storiella di oggi ci invita a guardarci dentro.

 In casa di un giudice di pace.
♦ In una città del nord, anni fa, si presentarono due litiganti.
Il primo dei due litiganti parlò a lungo, facendo valere il suo diritto. Quando ebbe finito il giudice disse: – Ha ragione!
♦  Ma il secondo litigante si lamentò: – Signor giudice, lei deve sentire anche la mia campana, prima di decidere!
– Più che giusto! – sentenziò il giudice.
♦ Anche il secondo perorò molto bene la sua causa, tanto che alla fine il paciere disse: – Anche lei ha ragione!
Fu allora che il figlio del giudice smise di giocare, per osservare con estrema semplicità: – Papà, non possono avere tutti e due ragione: è impossibile!
– Hai ragione anche tu – rispose il giudice.

Come andò a finire?
Non lo so; so soltanto che ciascun uomo ha la sua buona parte di ragione, ma non vuole riconoscere che nella vita ha anche la sua fetta di torto! È per questo che si va male.
(fonte: da Esempi catechistici).

Papa Francesco.
All’Angelus del 20 febbraio scorso il Papa ha detto che è triste vedere popoli cristiani nemici che pensano alla guerra (in riferimento alla situazione di crisi in Ucraina).
Com’è triste, quando persone e popoli fieri di essere cristiani vedono gli altri come nemici e pensano a farsi guerra! E’ molto triste.
♥♥ “Con lo Spirito di Gesù possiamo rispondere al male con il bene, possiamo amare chi ci fa del male. Così fanno i cristiani”. – “Porgere l’altra guancia non significa subire in silenzio, cedere all’ingiustizia, non è il ripiego del perdente, ma l’azione di chi ha una forza interiore più grande, che vince il male col bene, che apre una breccia nel cuore del nemico, smascherando l’assurdità del suo odio. Non è dettata dal calcolo, ma dall’amore.

Gesù ammonisce: “Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione” (Vangelo di Matteo 5,25).

Diamo sempre una possibilità alla pace!

Di fronte alla angosciante situazione della guerra in Ucraina, proviamo ad immaginare quanti litigi non risolti sono intorno a noi. E quanti ci hanno avuto come protagonisti. – Forse li abbiamo dimenticati, perché alla fine non erano così importanti. – E il lato doloroso è che hanno lasciato in noi sospetti e divisioni: a volte, presi dalla voglia di avere ragione, abbiamo dimenticato di riconoscere il nostro torto. E’ triste vedere popoli cristiani che si vedono come nemici e pensano alla guerra. Gesù dice ai suoi discepoli di vincere il male col bene, anche se questo richiederà tanto sacrificio.

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