Fede e dintorni

Circondato da serpenti

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Circondato da serpenti.

A volte abbiamo la sensazione di essere circondati … da serpenti, che vogliono il nostro male. Ma non sempre ci rendiamo conto che anche noi rischiamo di essere serpenti per il nostro prossimo e gli facciamo del male. “«Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te… Amerai il tuo prossimo come te stesso» dice l’Antica Bibbia, formula che Gesù ha portato a compimento con “Amatevi come io ho amato voi!”. – In un mondo laico come il nostro l’etica della reciprocità rimane una regola d’oro ed è un valore morale fondamentale. Ma spesso la si dimentica. 

♦ Nel secolo 18°, in un porto dell’America Latina, un negro salì di nascosto su una nave che aveva trasportato schiavi e si nascose nella stiva. Il suo grande desiderio era quello di ritornare nella sua terra, l’Africa.
♦ Nella stiva c’era un carico di serpenti che venivano trasportati ai laboratori in Europa. C’erano centinaia di serpenti a sonagli e altri serpenti velenosi, chiusi in grandi ceste. E c’erano anche casse con topi e rane, per nutrire i serpenti.
♦ Durante il viaggio, l’equipaggio sentì un sordo rumore proveniente dalla stiva. Scesero e aprirono con cura la botola che conduceva alla stiva. Con l’aiuto di una lanterna, videro alcune ceste che aperte e i serpenti che strisciavano sul pavimento. E videro anche un uomo seduto su una cassa, immobile e rigido, circondato da serpenti.
♦ Che era successo? Il fuggitivo pensando che le ceste contenevano banane, spinto dalla fame, ne aveva aperto alcune.
I serpenti strisciavano sui suoi piedi e su tutto il tuo corpo. Per non essere morso, egli non si muoveva.
Con l’aiuto di un gancio attaccato ad una corda, i marinai tirarono su lentamente, in modo da non irritare gli animali, e così lo salvarono.

L’inferno è peggio di uno scantinato pieno di serpenti velenosi, perché chi vi cade non uscirà mai. Terribile! Non trasformiamo il nostro ambiente in un inferno, cercando l’occasione di colpire il prossimo col veleno diabolico dell’inganno, del pregiudizio e del disprezzo.
  Questi e altri veleni inducono la gente a irrigidirsi come se fossero circondati da serpenti.

“Mentre l’apostolo Paolo raccoglieva un fascio di rami secchi e lo gettava sul fuoco, una vipera saltò fuori a causa del calore e lo morse a una mano. Al vedere la serpe pendergli dalla mano, gli abitanti dicevano fra loro: «Certamente costui è un assassino perché, sebbene scampato dal mare, la dea della giustizia non lo ha lasciato vivere».
Ma Paolo scosse la serpe nel fuoco e non patì alcun male”. (Atti degli Apostoli, 28,3-5).

A volte abbiamo la sensazione di essere circondati … da serpenti, che vogliono il nostro male. Ma non sempre ci rendiamo conto che anche noi rischiamo di essere dei serpenti per il nostro prossimo e gli facciamo del male. “«Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te… Amerai il tuo prossimo come te stesso» dice l’Antica Bibbia, che Gesù ha portato a compimento con “Amatevi come io ho amato voi!”. In un mondo laico come il nostro l’etica della reciprocità è una  regola d’oro e un valore morale fondamentale. Ma spesso la si dimentica.

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