Fede e dintorni

EPIFANIA DEL SIGNORE 2021 E VACCINO

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Epifania del Signore 2021 e vaccino anti-Covid.

– Il vaccino anti-Covid: ecco cosa aspettano tutte le persone per superare la terribile crisi sanitaria che sta affliggendo il mondo da mesi. Legittimo desiderio.
– Ma Papa Francesco ammonisce che l’umanità ha bisogno anche di un vaccino per il cuore delle persone per rivitalizzare la nostra umanità ferita non solo dalla pandemia del coronavirus, ma dal peccato, causa della infelicità dell’uomo che stenta a condividere i decisi segnali della solidarietà e fraternità universale già in atto. – E questa liberazione viene dal Bambino venuto a salvare l’umanità.
– Epifania significa manifestazione. – Se nella notte della nascita il nato Bambino si manifestò ai pastori attraverso i suoi angeli, oggi attraverso la sua stella si manifesta ai popoli lontani rappresentati dai Magi.
– La salvezza di Cristo così è offerta a tutti gli uomini: e questa è la missione universale della Chiesa. – Oggi, nel nostro mondo, con i nuovi popoli, l’unità e la fraternità si cerca e si attua a poco a poco con la collaborazione di tutti. – La Chiesa è sempre stata missionaria, ma oggi deve esserla di più, sempre più in uscita, verso coloro che attendono la luce del Signore. – Oggi si celebra la Giornata per l’Infanzia missionaria con tema “Orchestriamo la fraternità“.

Dal vangelo della solennità (Mt 2,1-12)
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo».
– All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
– Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono.
– Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

«Siamo venuti per adorare il Signore»
♦ Dopo i pastori di Betlemme, ecco i Magi che vengono dal lontano Oriente. Questi sapienti e misteriosi cercatori di Dio, guidati da una stella, arrivano a Gerusalemme con un unico desiderio: rintracciare e adorare «il re dei Giudei».
È lo scopo del loro peregrinare. Forse non si rendono conto che hanno portato turbamento. La città ha altro a cui pensare.
♦ Erode, vestitosi di farisaica premura, indirizza i Magi a Betlemme. Grandissima la gioia dei Magi nel rivedere la stella, ma più grande la commozione nel vedere «il Bambino con Maria sua madre».
Allora si prostrano e lo adorano. E insieme con i loro cuori, aprono gli scrigni e offrono oro al vero Re, incenso al Dio immortale e mirra all’Uomo che dovrà morire.
♦♦ I Magi rappresentano le primizie dei popoli pagani che cercano Dio e lo trovano nel Bambino di Betlemme.
Tu, che hai avuto il dono della fede, hai mai cercato e trovato Gesù?
Chiedi a Lui di essere come la stella per i tanti pagani del nostro tempo e, forse, anche di casa tua!

Giornata Missionaria dei Ragazzi 2021: Orchestriamo la fraternità.
♦ Storicamente, il 6 gennaio, oltre ad essere il giorno dell’Epifania, è anche la Giornata Missionaria dei Ragazzi (GMR), ma le Chiese locali, per esigenze diverse, possono anche festeggiarla in un’altra data vicina.
♦ La GMR è, in un certo senso, la prima data missionaria, perché oltre ad essere all’inizio dell’anno, è il giorno in cui il Vangelo ci fa riflettere sulla manifestazione di Gesù a tutti i popoli.
♦ La lettura del Vangelo in questo giorno ci presenta le figure dei Magi, personaggi misteriosi, difficili da identificare, questi “camminatori” al seguito di una stella, questi cercatori venuti da lontano per trovare il Messia. Uomini che fermano i loro passi e si mettono in adorazione davanti a Gesù, mossi da domande profonde e da una speranza che palpitava nei loro cuori. Hanno visto un segno, una stella: si sono messi in cammino e in ricerca. Hanno trovato!
Tante persone nel mondo di oggi vivono la ricerca e l’attesa! È compito della Chiesa essere segno, “essere stella”, per condurre a Cristo ogni fratello e sorella! Ecco perché nella festa dell’Epifania i Ragazzi Missionari dei cinque continenti celebrano il loro impegno per la Missione.
La Giornata Missionaria dei Ragazzi (GMR), che celebriamo in questo giorno 6 gennaio 2021, ha come tema: Orchestriamo la fraternità,

Per la preghiera
O Dio, nostro Padre e Creatore del mondo, in questo giorno di luce in cui ci doni il tuo Figlio Salvatore, accogli la nostra preghiera e trasforma le nostre oscurità in esperienze di luminosa speranza e di salvezza. Amen.

♥  Amabile Bambino, anch’io ti riconosco e ti confesso per mio sommo Signore e mio Salvatore, ma non ho molto da offrirti. Ti offro questo mio cuore povero qual è; accettalo e cambialo. Tu perciò sei venuto nel mondo, per lavare dai peccati i cuori umani col tuo sangue, e così mutarli da peccatori in santi (S. Alfonso de Liguori).

Il vaccino anti-Covid: ecco cosa aspettano tutte le persone per superare la terribile crisi sanitaria che sta affliggendo il mondo da mesi. Legittimo desiderio. Ma Papa Francesco ammonisce che l’umanità ha bisogno anche di un vaccino per il cuore delle persone per rivitalizzare la nostra umanità ferita non solo dalla pandemia del coronavirus, ma la liberi dal peccato, causa della infelicità dell’uomo che stenta a condividere i decisi segnali della solidarietà e fraternità universale già in atto. – E questa liberazione viene dal Bambino venuto a salvare l’umanità – L’Epifania o il suo contrario. E’ il rischio che corre ogni festa se non la si celebra con lo spirito giusto. Ai lontani, ai non cristiani, ai senza fede l’Epifania sarà manifestazione del vero volto di Dio se i cristiani sapranno mostrare apertura di cuore, ascolto, accoglienza a chi è o si sente diverso: imparare a vivere insieme la gioia della vita e la speranza di una umanità riconciliata. C’è tanto da imparare gli uni dagli altri: Orchestriamo la fraternità.

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