Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Con il volto di Cristo:
i poveri e la Sindone.
Portare un gruppo di poveri a incontrare il volto di Cristo contemplando la Sindone ha avuto un significato spirituale particolare ed è un segno eloquente che nella comunità cristiana i poveri non sono oggetto della carità ma sono il centro della comunità stessa.
Un pellegrinaggio particolare è quello che si è svolto alla fine di maggio e che ha portato 45 poveri da Roma a Torino, per visitare la Sindone. Una piccola ma certo significativa iniziativa realizzata da don Antonio Nicolai, parroco di Santa Lucia, al quartiere romano di Delle Vittorie, il quale, durante le messe ha chiesto un contributo ai suoi parrocchiani per la realizzazione di questa opera di carità di particolare sensibilità spirituale.
Il pellegrinaggio non è nato per caso. È infatti fin dal 1989 che nella parrocchia è presente la mensa per i poveri, luogo di carità e di incontro per i tanti emarginati che gravitano nel quartiere. Il loro numero negli anni è cresciuto, e ai senza fissa dimora della prima ora si sono man mano aggiunti gli stranieri e poi gli anziani e le famiglie povere del quartiere che in questi anni di crisi hanno visto crescere sempre più le loro difficoltà.
Come ha spiegato don Nicolai, esponendo il significato del pellegrinaggio, nel velo della Sindone possiamo contemplare il volto di Cristo e le sue sofferenze, ma nel volto dei poveri noi ritroviamo il volto di Cristo attuale e fatto di carne.
Portare un gruppo di poveri a incontrare il volto di Cristo contemplando la Sindone ha avuto un significato spirituale particolare ed è un segno eloquente che nella comunità cristiana i poveri non sono oggetto della carità ma sono il centro della comunità stessa.
(fonte: Osservatore Romano 19 maggio 2015).